vai alla home page

Bookmark and Share

 

I fratelli Martina a giudizio
Sono accusati di bancarotta: in aula il 15 maggio

 

di Paola Meinardi da Luna Nuova del 16/03/2012 – pag. 16

 

Susa - Si discuterà il 15 maggio, al tribunale di Torino, l'udienza prelimi­nare del procedimento contro i fratelli Claudio e Roberto Martina, accusati di concorso in bancarotta fraudolenta. Il Pm Roberto Furlan ha chiesto e ottenu­to il rinvio a giudizio dei gemelli, che all'epoca dei fatti erano i proprietari di Martina Srl. Oggi esiste un'altra ditta, intestata a una parente dei due, che, con il nome di Martina Services sta terminan­do i lavori di recinzione del cantiere Tav della Maddalena. La Martina Services, tra l'altro, era nata pochi giorni prima il lancio della gara di Ltf per individuare raggruppamenti di ditte, in grado di eseguire lavori accessori allo scavo secondo la proce­dura dell'appalto concorso. Poi, in associazione d'im­presa con Italcoge, a sua volta fallita l'estate scorsa, ave­va ricevuto l'incari­co per la recinzione da Ltf in regime di affidamento diretto per importo "sotto soglia europea".

 

Il rinvio a giudi­zio, comunque, non riguarda il cantiere Tav.

 

I fratelli Marina erano stati indagali a inizio dicembre perché accusati, con altre tre persone e a diverso titolo, di aver contribuito a far fallire la prima società anche distraendo un milio­ne e 200 mila euro dalle casse societa­rie. Oltre ai gemelli Martina, la richiesta di rinvio a giudizio riguarda anche gli intermediari Ful­vio Visioli, Antonio Andreis e Pasquale Crescenzo.

 

L'indagine è nata in seguito alla denuncia che i gemelli Martina avevano avanzato contro Carmine Crescenzo, cui si erano affidati per risollevare le sorti dell'azienda. Carmine Crescenzo, accusato d i aver sottratto a Martina beni e attrezzature e creato un giro di fatturazioni false per milioni di euro, è stato condannato con rito ab­breviato per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, truffa e reati fiscali..

 

«Dopo la notifica del 415 bis (l'avviso di conclusione delle indagini prelimina­ri) e aver ascoltato, su nostra richiesta, i fratelli Martina in interrogatorio, ora si va davanti al giudice - commenta l'avvocato dei fratelli Martina, Fran­cesco Torre - Si tratta di un'udienza preliminare, per cui non c'è nulla di veramente nuovo. In tale udienza si dovrebbe decidere se procedere con il rito abbreviato o con un iter giudiziario normale».