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Ferrentino abbraccia il Pd: «Rimango No Tav»

 

di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 13/07/2012 – pag. 3

 

L'annuncio  verrà ufficializzato in una conferenza stampa a Torino il 24 luglio: Antonio Ferrentino entra nel Pd. L'ex leader dei sindaci No Tav, che su questa battaglia ha costruito la sua notorietà nazionale, si iscrive al partito che vuole la Torino-Lione e che ha ap­pena espulso alcuni ex amministratori aviglianesi che non hanno accettato la decisione di sostenere una lista Sì Tav alle elezioni comunali.

 

Ferrentino, dopo una lunga militan­za nel Pci, poi nel Pds e nei Ds, aveva aderito al progetto di Sinistra, ecologia e libertà di cui era stato eletto segre­tario provinciale. Prima della nascita ufficiale del partito di Nichi Vendola, si era presentato alle elezioni provin­ciali con il simbolo della costituente di Sel: Sinistra per la Provincia. Ora manterrà il gruppo e la carica di ca­pogruppo fino ala scadenza dell'ente. Ma assicura che non lo fa per avere più soldi da gestire. «Abbiamo stretto un patto federativo con il Pd - spiega - che prevede che la dotazione del mio gruppo sia a disposizione del gruppo Pd e che io fruisca della stessa quota parte che spetta ai consiglieri del Pd. Non ricavo un centesimo in più».

 

Ferrentino lascia Sel dopo avere perso il congresso provinciale ed essere stato emarginato dai vertici nazionali del partito che supportano gli ammi­nistratori No Tav. Non è piaciuta a Vendola la sua posizione di mediazione che è invece stata fatta propria dal Pd, in particolare dal gruppo degli Ecodem, associazione a cui il sindaco di Sant'Antonino è iscritto da due anni. Entra nel partito di Bersani con un'altra cinquantina di ex iscritti a Sel, quasi tutti ex Ds che non condividono la linea movimentista del segretario provinciale Michele Curto. «Ma non costituiremo una corrente nel Pd torinese  - assicura - ognuno si iscrive nella sua zona, senza un'azione coordinata».

 

All'orizzonte la possibilità di gui­dare il Pd valsusino e quindi di una possibile candidatura alle elezioni politiche del 2013, se dovessero tor­nare le preferenze o, meglio, i collegi. In una riedizione del collegio che metteva insieme valle di Susa e Sangone potrebbe essere il candidato del Pd o di una coalizione più ampia. Ma lui smentisce: «Non ho chiesto nessun paracadute e non si è mai parlato di candidature». Sta di fatto che tra due anni scade anche la sua carica di sindaco. «Il mio obiettivo è fare tornare la possibilità di fare politica in valle. Il primo scopo è organizzare due o tre convegni del Pd sui temi sociali, economici e ambientali con la presenza di dirigenti nazionali del partito e magari dello stesso Bersani. Il centrosinistra deve poter tornare a fare politica in questo terri­torio senza il timore di vedersi bloccare le sue iniziative». Dunque Ferrentino garantisce al Pd che con lui il partito tornerà ad avere visibilità pubblica in un territorio dove il centrosinistra è sempre stato forte. Anche se dai Ds al Pd l'iniziativa politica è mancata non certo per la paura di contestazioni No Tav, ma per semplice inattività delle sezioni.

 

Comunque come si comporterà il No Tav Ferrentino in un partito che cerca l'unanimismo sulla Torino-Lione e si appresta a partecipare alla gestione delle ingenti risorse che si riverseran­no sulla valle con in cantieri? «Non ho abiurato nulla. Penso che il cunicolo geognostico a questo punto non vada più disturbato, ma che prima dei cantieri del tunnel di base biso­gna apri­re quelliper il Nodo di Torino. Sono convinto che non servano gli opposti estremismi di chi dice No all'opera a prescindere e chi dice Si solo per partito preso. Ci vuole una mediazione, come abbiamo chiesto come Ecodem nel documento conse­gnato a Bersani mesi fa. E poi, deve passare l'idea che la nostra battaglia ha ottenuto importanti risultati: la bassa valle, sotto Susa, non avrà cantieri. Non è toccata perché hanno capito che basta la linea storica, grazie alla fasizzazione. Partiamo da questa vittoria e dal Piano di sviluppo e costruiamo una proposta credibile per vincere le amministrative che si terranno tra due anni».