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LINEA HS2: IL PIU' GRANDE SPRECO DI DENARO PUBBLICO DOPO LE PORTAEREI
HS2 costerà ai contribuenti 1 miliardo di sterline all'anno in soli interessi,
solo pochi ricchi viaggiatori per affari potranno arrivare a Birmingham più rapidamente

 

di Simon Jenkins da The Guardian del 10/01/2012
http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2012/jan/10/high-speed-rail-waste-money-hs2?CMP=twt_gu

 

Traduzione di P. Sacco

 

Il nulla osta alla costruzione della ferrovia High Speed 2 verso le Midland, farà di questo il più grosso progetto pubblico  mai realizzato in tempo di pace in Inghilterra. Si qualifica anche come il peggiore di sempre. Le obiezioni non hanno nulla a che vedere con la quantità di soldi chiesti ai contribuenti che rende furiose le contee dei Tory, così come deliziano la sinistra politica. Ha a che fare in minima parte con la perdita di una parte bellissima del paesaggio inglese, cosa che dovrebbe almeno contare qualcosa. Il fatto è che una grossa somma di denaro è destinata su un singolo costoso progetto la cui principale caratteristica è il suo fascino dispendioso. HS2 è una spesa spacciata per crescita. È come Concorde per intenderci.


Gli appassionati delle ferrovie amano i treni ad alta velocità  perché fanno sembrare visionario e moderno un hobby nerd. Questo è il succo del discorso. I treni super veloci sono appropriati in paesi che hanno a disposizione energia a basso prezzo e lunghe distanze tra una fermata e l’altra. Non è quindi il caso dell’Inghilterra. Questo mezzo di trasporto è costoso dal punto di vista energetico e per ripagarsi devono essere adottate tariffe molto costose.  Il team governativo di valutazione del progetto ha quasi chiuso bottega lo scorso anno quando i costi dell’energia sono saliti alle stelle e il rapporto costi/benefici è crollato da 3.24 a 1.60; normalmente un simile crollo è sufficiente a stroncare qualsiasi progetto. Con una previsione di consegna tra il 2020 e il 2030, il Ministero del Tesoro inglese deve essersi addormentato.


La nuova ferrovia non servirà a nulla contro la recessione, essendo vorace di carbone e servirà a poco per risolvere gli ingorghi stradali. Per essere un minimo competitiva, dovrebbe richiedere tariffe molto elevate – si stima un aumento del 27% oltre all’inflazione -  ed essere perlopiù un servizio sostitutivo per i viaggi di affari con partenza dalla stazione di Euston, da cui partono treni con la prima classe molto spesso quasi vuota. Le opzioni di allungare le banchine delle stazioni, aumentare i cavalcavia e le carrozze passeggeri standard sulle linee già esistenti è stata scartata dal Network Rail (su richiesta del Dipartimento dei Trasporti), ma questo studio non ha fatto riferimento all’economicità del progetto. Riutilizzare i corridoi esistenti potrebbe risultare, secondo il Network Rail, “perturbante”, ma la bellezza di 32 miliardi di sterline lo sarebbero ben di più.


Non è ancora stata pubblicata nessuna strategia sugli investimenti ferroviari in Gran Bretagna. Se ci fosse , HS2 non potrebbe avere la meglio sull’elettrificazione delle linee della regione ovest, o sul miglioramento del servizio sgangherato che attraversa il Paese e dello stato intollerabile della maggior parte dei servizi per i pendolari. Il progetto è sopravvissuto alla sua ultima crisi solamente perché i Tori, all’opposizione, hanno dichiarato che era una “alternativa” ad una nuova pista di atterraggio ad Heathrow. Ma la pista non ha nulla a che vedere con il discorso visto che HS2 non passerebbe per nulla vicino ad Heatrow. È stato come proporre una scuola come l’alternativa ad un ospedale.


Cosa motiva i ministri a credere in questo gigantesco progetto rimane un mistero. Le lobby commerciali affermano che la “HS2 potrebbe valere un giro di affari di 55 miliardi di sterline”,  che rende strano il fatto che possano rischiarci un singolo penny. Lord Adonis, il capo tifoseria di vecchia data della HS2, la chiama “la straordinaria democratizzazione.. del mercato del trasporto di massa ad alta velocità low cost”. HS2 non ha nulla a che vedere con la democrazia, perché non si interessa dei poveri. Il treno di Adonis sarà solo per i ricchi.


Per incoraggiare i poveri a viaggiare – uno strano obiettivo in un periodo storico in cui si sta sempre più attenti alle emissioni inquinanti– dovremmo migliorare le vetture e le strade, le autostrade per la gente comunei, che sono miseramente super affollate. Un governo che ha miliardi di sterline da scialacquare per il progetto HS2 questa settimana potrebbe non tenere aperta neanche la sopraelevata fatiscente di Hammersmith a Londra (per mancanza di soldi per la manutenzione). Il venerdì sera a Euston può essere affollato, ma allo stesso modo in cui lo sono la maggior parte delle altre strade ogni venerdì sera. “Predire la domanda e la capacità di offerta” non si applica più alle strade e agli ospedali. Perché si dovrebbe applicare ai treni, dove almeno i picchi di domanda e offerta potrebbero essere gestiti con le fluttuazioni dei prezzi?


La causa contro la HS2 non dovrebbe essere mai lasciata ai difensori dell’ambiente, piuttosto che agli utilizzatori degli altri mezzi di trasporto o ai contribuenti in generale. Questo porterebbe un vantaggio della lobby del cemento, che si è astutamente alleata con la sinistra ingenua che rappresenta l’opposizione alla HS2 come confinata ai Tory nimby (not in my back yard-Non nel mio cortile). Potrebbero essere considerati dal tribunale machista di Cameron come un’opposizione effemminata e “anti-impresa”.


Il governo moderno è assuefatto dai progetti prestigiosi multimiliardari,  a partire dai vettori aerei e la medicina computerizzata per finire alle Olimpiadi e all’HS2. Questo riflette il potere comunicativo delle prime pagine dei giornali, ma anche delle lobby industriali inserite nella macchina governativa. La scorsa settimana il presidente del comitato sugli standard nel sociale, Sir Christopher Kelly, ha avvertito che “l’accesso preferenziale a chi ha il potere di prendere le decisioni” dei poteri forti stava danneggiando il rispetto della gente comune verso il Governo. Ma quello che lui ha meramente definito  “non c’è fumo senza fuoco” è un atroce inferno, che ha il potere di influenzare le campagne di acquisto degli approvvigionamenti militari, delle piste di atterraggio, le accademie militari e la pianificazione dei cambiamenti sociali.


La lobby HS2 è stata guidata dai conctractors e dai consulenti che si sono inseriti in quello che è diventato quasi un braccio del Governo. Hanno promesso ai ministri e agli ufficiali una gloria infinita in cambio dei contratti. La lobby si è formata di fatto a partire dai pubblici funzionari dei trasporti nel 2009 con la complicità del ministero del Tesoro.


Da allora al progetto SH2 sono stati incredibilmente  destinati 750 milioni di sterline – che basterebbero per la costruzione di quante scuole e ospedali? – senza che una singola carta sia stata scoperta e prima che ogni decisione sull’avanzamento dei lavori sia stata fatta.  Così come il Crossrail, l’ammontare della spesa e degli interessi in gioco ha reso il progetto inarrestabile, facendo inebetire un segretario dei trasporti dopo l’altro. L’ultimo, Justine Greening, oggi sta rantolando sopra i suoi piani come Ahmadinejad sopra i suoi stabilimenti per l’arricchimento del materiale nucleare.


Questi sono soldi al di là del senso comune. Potrebbero equivalere ad una scorta di tram per ogni grande città della Gran Bretagna. La verità è che la ferrovia , a partire dalla sua pseudo-privatizzazione degli anni ’90, ha assorbito una quantità di sussidi pubblici di 5 volte superiore rispetto a quando era nazionalizzata. Richiede 20 volte il numero di burocrati necessari alla supervisione, mentre le tariffe sono aumentate di dieci volte la media europea. La negligenza dei trasporti ferroviari è stato uno dei più grandi fallimenti del moderno governo inglese – senza per altro un’inchiesta né senso di rimorso da parte di nessuno.


La qualità del servizio è alla mercè non di manager professionali ma di politici di passaggio senza alcuna conoscenza dell’economia dei trasporti, assediata dagli avvocati delle compagnie, dall’Ufficio della Regolazione delle strade ferrate e dalll’Health and Safety Executive. Tutti questi sgobbano su contratti di centinaia di pagine, sulla valutazione dei rischi, misurano i costi, i sussidi e le ammende, assumendo e licenziando i subappaltatori.


I lobbisti delle ferrovie hanno ora raggiunto il più grande sperpero di denaro pubblico dopo le navi da guerra e i computer, e almeno questi possono essere demoliti senza distruggere la valle di Aylesbury. I contribuenti adesso dovranno trovare 1 miliardo di sterline all’anno solo di interessi, così che pochi ricchi uomini di affari possano arrivare a Birmingham mezz’ora prima. Cameron e Osborne non dovrebbero mai più lamentarsi dei debiti dei Labour. Hanno permesso un bel brutto progetto.