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I

Lettera al sindaco di Chiomonte

Spettabile sig. Sindaco Pinard,

 

siamo dispiaciuti per il disagio da lei subito per la parziale distruzione della sua uva del ghiaccio, è stato un gesto inutile e dannoso anche nei confronti della terra e dei suoi frutti. Mi stupisce anche molto che il fatto sia successo in una zona controllata dalle forze dell'ordine, con telecamere e uomini che presidiano il territorio, e impediscono anche a noi paesani di transitare in via Avanà.

 

Per quanto riguarda il danno economico così elevato, crediamo non sia neanche paragonabile a quello che lei ha fatto con il signor Prefetto e la lobby del cemento alla nostra comunità, consentendo il prelievo forzato del sito ed il museo archeologico, la cantina sociale della comunità montana, la zona della Clarea con castagni secolari, che nonostante l'autostrada era meta delle passeggiate dei turisti e degli abitanti.

 

Per questo riteniamo che dovrebbe avere il buon gusto e la dignità di tacere e smetterla di lamentarsi, perché il vero attentato in questo caso lo abbiamo subito noi cittadini e la  Costituzione Italiana.

 

La sua vigna riprodurrà l'uva l'anno prossimo, ma la Clarea non tornerà più come prima.
Con la sua collaborazione lei ha contribuito al debito e noi lo dovremo pagare per tutta la vita, per un'opera dannosa e inutile.
Si fermi a riflettere e assuma le sue responsabilità!

 

Distinti saluti

Marisa e Gildo Meyer