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Allarme in Val Susa: amianto nell'aria
Rilevata dall'Arpa a Sportinia una concentrazione di fibre sette volte oltre il limite.
Guariniello scrive al ministro Clini per conoscere le misure da adottare a tutela della popolazione

 

di Ottavia Giustetti da Repubblica del 1/08/2012
http://torino.repubblica.it/cronaca/2012/08/01/news/allarme_in_val_susa_amianto_nell_aria-40114100/

 

Il rischio amianto in Val Susa, e in particolare a Jouvenceaux, una frazione di Sauze D'Oulx, non è solo in prossimità dei cantieri. Livelli elevati di concentrazione di amianto nell'aria, fino a sette volte oltre la soglia del rischio, sono stati rilevati dall'Arpa il 18 luglio, nei pressi della seggiovia di Sportinia, mentre era in corso una competizione di mountain bike. Non accanto a lavori edili né stradali, come era accaduto in passato, solamente nelle vicinanze di una gara sportiva.

 

Il procuratore Raffaele Guariniello ha scritto al ministero dell'Ambiente per segnalare i costanti superamenti dei limiti di pericolosità dell'amianto nell'aria previsti dall'Organizzazione mondiale della sanità in questa zona, chiedendo se vi siano indicazioni su precauzioni da adottare per proteggere la popolazione in casi come questo, in cui l'amianto affiorante mette in pericolo la salute dei cittadini. Sette fibre per litro accanto alla seggiovia, otto fibre accanto al cantiere di un'impresa edile, ma in passato i rilievi dell'Arpa avevano anche registrato livelli fino a undici fibre per litro. Il livello massimo che non comporta rischi per la salute è una fibra per litro.

 

Si tratta di dati preoccupanti, secondo la Procura. Ben sapendo che il tema è delicato e si rischia di generare un allarme senza soluzione, Guariniello vorrebbe conoscere il parere del ministero per adottare, nel caso esistano, le opportune misure di tutela della salute degli abitanti. Per prima cosa sarà avviato un censimento dei casi di mesotelioma tra i valsusini per comprendere l'incidenza della malattia sulla popolazione. Fino a oggi infatti sono venuti alla luce, casualmente, solo due casi tra agricoltori della zona, ma non è mai stato fatto un lavoro di ricerca epidemiologica.

 

Che la Valsusa sia naturalmente ricca di rocce serpentiniche con alcuni tipi di fibre di amianto è fatto risaputo. Queste rocce contengono occasionalmente vene sottili di fibre di due tipi, crisotilo e tremolite, che liberate nell'aria possono essere nocive. In seguito ad attività di scavo o movimentazione di rocce e terreni, la presenza di questo materiale può costituire un problema e questo è un fatto noto da tempo, tant'è vero che molti cantieri stradali e olimpici sono stati bloccati in passato in Valle per il rischio. Quello per la tangenziale Cesana-Claviere è rimasto fermo cinque anni. E la stessa costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità è motivo di preoccupazione per gli abitanti che temono che scavi e tunnel possano nuocere alla salute dei valligiani esposti a fibre di amianto nell'aria oltre i livelli di sicurezza.

 

Nel caso di Jouvenceaux, però, la preoccupazione è di tipo diverso. L'amianto qui affiora in superficie e il timore degli esperti e dei consulenti della Procura è che le fibre siano presenti nell'aria anche in assenza di lavori e scavi. L'inquietudine cresce per il fatto che non esistono contromisure note al problema. Nei casi rilevati in passato nella piccola frazione di Sauze D'Oulx invece, quelli fino a 11 fibre per litro all'interno dei cantieri, sono costati ai datori di lavoro l'accusa di omissione di cautele perché nessuno degli operai lavorava con mascherina o con protezioni idonee a evitare i danni da esposizione all'amianto.