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Alta Velocità, ad Afragola è caos

da “il Gazzettino locale” 4/12/2012
http://www.ilgazzettinolocale.com/portale/il-gazzettino-locale/acerra/news/cronaca-e-attualita/5633-alta-velocita-ad-afragola-e-caos.html

 

AFRAGOLA - Cantiere sequestrato, 32 imprese e 300 operai a terra, appalto da 80 milioni in fumo. La stazione alle porte di Napoli, faraonico ponte verso sud nel progetto delle Ferrovie, è uno scheletro di ferro e cemento.


Un anno fa l’annuncio di Moretti (Fs): sarà pronta a marzo 2013. La Dec, società pugliese che doveva eseguire l'opera, abbandona travolta da 346 milioni di debiti, ma appalta dalle Ferrovie 150 milioni di lavori Doveva essere la stazione eccellente dell’Alta velocità: quattro piani sospesi, trecento treni al giorno e un traffico di 430 mila passeggeri, il doppio di Roma Termini. Un viaggio nel futuro tra le campagne di Afragola che hanno ispirato il disegno dell’architetto di Baghdad Zaha Hadid, nodo di scambio con le linee veloci verso sud (Napoli-Bari in testa) e i treni regionali, tra cui la circumvesuviana. Fine lavori, agosto 2012. Soldi impegnati, quasi 80 milioni. Il futuro se l’è preso la mangiatoia dei grandi appalti, e oggi tra le campagne dell’hinterland napoletano si vede solo uno scheletro di ferro e cemento su un binario morto. Eppure a Napoli, un anno fa, l’amministratore di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti annunciava il nuovo termine: marzo 2013. I lavori della stazione commissionati dalla Rete ferroviaria italiana (Rfi), società operativa delle Ferrovie, sono fermi da quando la Dec spa, impresa pugliese vincitrice nel 2009 della gara d’appalto per 74 milioni di euro, è stata travolta dal dissesto finanziario: circa 13 mesi fa. Oggi è stata “commissariata” dal tribunale.


Di quei 74 milioni disponibili per realizzare l’opera, ne ha spesi 14: metà finanziati dalle Ferrovie dello Stato, gli altri sette anticipati da subappaltatori. L’impresa pugliese abbandona il campo lasciando il suo monumento al ricordo: un blocco di cemento tra le campagne. E pochi mesi dopo, la multinazionale tedesca che forniva le attrezzature pesanti, Peri spa, preoccupata degli omessi controlli delle Ferrovie, ha chiesto e ottenuto il sequestro del cantiere per proteggere i materiali.Il 9 febbraio 2012 si registra il fermo totale. Uno choc per 32 imprese, subappaltatrici, fornitrici e dei servizi che oggi vantano dalla Dec crediti per 7 milioni. Trecento operai sono senza stipendio, altrettanti sono gli addetti dell’indotto. Saldare i crediti per contenere la rabbia è la richiesta dei soggetti creditori che hanno costituito un Comitato. “Alle Ferrovie dello Stato chiediamo di intervenire sulla situazione debitoria lasciata da Dec spa e di sbloccare le somme trattenute dai pagamenti ancora dovuti” - spiega Carmine Russo, presidente del Comitato delle imprese creditrici. “I mancati pagamenti da parte di Dec spa hanno causato alle aziende fornitrici enormi difficoltà finanziarie costringendo le due imprese subappaltatrici, Nuova Tirrenia Costruzioni srl ed Ema srl, a mettere in cassa integrazione circa cento persone. Molte imprese rischiano di chiudere”. Il Comitato pretende ora che si onorino i pagamenti ma punta anche le responsabilità delle Ferrovie, a cui chiede chiarezza su alcune anomalie. “Come è possibile ??" chiede Russo " che una società sull’orlo del fallimento come la Dec, con 346 milioni di debiti e considerata dalle Ferrovie inidonea a proseguire i lavori a Afragola, possa eseguire un appalto per la stazione di Guidonia di oltre 46 milioni, lavori per altro mai iniziati da oltre un anno e un appalto a Treviglio per 110 milioni?”. E ancora. "Il governo Monti ha messo in agenda la Napoli-Bari, ma da quale stazione parte se quella di Afragola non esiste e non esisterà almeno per i prossimi quattro anni?". Rete ferroviaria italiana respinge le accuse di omesso controllo ma tace sulle imprese danneggiate, sugli operai cassintegrati. E sulla stazione dei sogni. Che ora dovrà ripartire da zero, con il dissequestro, l'ennesimo appalto (il terzo) e un futuro che non arriva mai. Per completare Afragola, se ripartisse il nuovo appalto, ci vorrebbero almeno altri 4 anni" assicura Russo.