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Inchiesta Tav, sei indagati tra cui due funzionari pubblici
Sequestri, perquisizioni e 6 indagati, tra cui due funzionari pubblici, nell'ambito di un'indagine sviluppatasi dagli accertamenti condotti dal corpo forestale dello Stato per l'inchiesta sulla Tav coordinata dalla procura di Firenze. L'ipotesi su cui si indaga è gestione illecita, finalizzata al conseguimento di un ingiusto profitto, di ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi. Si tratta, secondo quanto spiegato, di terre e rocce di scavo, non provenienti dai cantieri per l'Alta velocità ma da altre aree.

 

da Repubblica del 19-06-2013 Edizione di Firenze
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/06/19/news/inchiesta_tav_sei_indagati_tra_cui_due_funzionari_pubblici-61430049/

(vedi anche Viaggio nel Mugello, dove finivano i fanghi della Tav)

 

La nuova inchiesta, diretta dal pm Giulio Monferini, ha impegnato stamani sessanta uomini della forestale per eseguire i sequestri e le perquisizioni. Secondo quanto spiegato in una nota della forestale agli indagati è contestato di aver gestito, in concorso tra loro al fine di conseguire un ingiusto profitto, oltre 245.000 tonnellate di terre e rocce di scavo "provenienti da attività di escavazione condotte da altri soggetti, tramite l'allestimento su aree agricole di due impianti di recupero di rifiuti speciali non pericolosi" in località Marticcioli e Pian dei Laghi di Sopra a Scarperia (Firenze), nonché la realizzazione di opere funzionali agli impianti su aree agricole. "La motivazione - spiega la forestale - era il compimento di interventi di ripristino ambientale o miglioramento agricolo in aree dove in realtà tali interventi non erano necessari", provocando così "un peggioramento qualitativo dei terreni e comunque in violazione dell'autorizzazione". C'è stato inoltre "un conferimento di quantitativi superiori a quanto autorizzato", con depositi anche al di fuori delle aree consentite. Contestati poi interventi edilizi non conformi ai permessi in merito all'allestimento dei due impianti di recupero e delle strutture a servizio degli stessi.

 

Le due aree di Marticcioli e di Pian dei Laghi di Sopra si trovano a poca distanza dalla vallata di Campati, dove con la scusa del rimodellamento ambientale nel 2010 sono state scaricate 66.523 tonnellate di melma, classificata come terre e rocce di scavo, proveniente dagli scavi per l’alta velocità ferroviaria a Firenze. E’ da lì, da quella discarica, che ha preso avvio l’inchiesta sulla Tav Firenze. Come Campati, anche Marticcioli e Pian dei Laghi di Sopra sono gestite dalla Ecogest dei fratelli Mareno e Oliviero Bencini, sotto inchiesta con altri trasportatori e con i responsabili del cantiere Tav di Firenze per traffico illecito di rifiuti. Ora i due fratelli Bencini sono stati nuovamente perquisiti dagli investigatore della Forestale e sono indagati per gestione senza autorizzazione di rifiuti speciali non pericolosi. Due dipendenti del Comune di Scarperia sono indagati per abuso d’ufficio, per aver autorizzato interventi di rimodellamento del paesaggio non consentiti dal piano di miglioramento agricolo aziendale autorizzato dal Comune. Nel febbraio scorso Repubblica aveva documentato come a Marticcioli, sotto un cartello che annunciava un "ripristino ambientale", era stata rovesciata una valanga di fanghi. Fanghi che, secondo le ipotesi di accusa, contengono anche sostanze non compatibili lo spandimento su terreno agricolo. Tanto più che in quella zona, che senza le discariche sarebbe di una bellezza struggente, operano aziende agricole, fra le quali una, vicinissima ai due impianti, che produce formaggi biologici.