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Minacce di morte al magistrato Di Matteo

 

di Ma.De. da Narcomafie del 02-04-2013
http://www.narcomafie.it/2013/04/02/minacce-di-morte-al-magistrato-di-matteo/

 

Amici romani di Matteo (Messina Denaro, ndr) hanno deciso di eliminare il pm Nino Di Matteo in questo momento di confusione istituzionale, per fermare questa deriva di ingovernabilità. Cosa Nostra ha dato il suo assenso, ma io non sono d’accordo”. Il tono è asciutto, secco, diretto. Inequivocabile. Chi scrive è – come lui stesso si è auto definito – uno degli uomini scelti per eseguire un orribile progetto di morte, in due lettere anonime recapitate qualche giorno fa alla procura di Palermo.

Antonino Di Matteo, classe 1961, è in magistratura dal 1991. È stato sostituto procuratore a Caltanissetta dal 1992 al 1999 e poi pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, indagando anche sulle stragi in cui hanno perso la vita i giudici Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Insieme ad Antonio Ingroia ha condotto l’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia che ha dato il via ad un processo tuttora in corso per minacce a corpo politico dello Stato in cui gli imputati sono sia mafiosi sia esponenti delle istituzioni. Un fatto mai registrato prima. Nino Di Matteo dallo scorso 21 marzo è sotto procedimento disciplinare spiccato dal procuratore generale della Cassazione Gianfranco Ciani. L’accusa è di aver violato i “doveri di diligenza e di riservo” e il “diritto alla riservatezza” del Capo dello Stato, confermando in un’intervista l’esistenza delle conversazioni intercettate, già svelate il giorno prima sul portale on line del settimanale «Panorama». Una decisione che Vittorio Teresi, procuratore aggiunto di Palermo, ha etichettato come «poco opportuna se non addirittura scandalosa. Adesso Di Matteo è più isolato che mai».

 

Attestati di solidarietà nei confronti del pubblico ministero Di Matteo provengono da più parti. Si sottolinea come il momento storico-politico di oggi ricordi quello di venti anni fa, richiamando alla memoria le stragi del 1992 e del 1993. Il procuratore di Palermo Francesco Messineo ha disposto un’immediata intensificazione delle misure di protezione nei confronti del pubblico ministero Nino Di Matteo.