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Ciao sono Stefano,
vi scrivo in merito agli articoli comparsi in data odierna 28 ottobre 2013 sui quotidiani La Stampa e La Repubblica. Secondo quanto letto, avrei insultato il poliziotto in questione apostrofandolo con gli insulti "negro" ed "extracomunitario di m...".

 

Ma partiamo dall' inizio.
I fatti in questione fanno riferimento alla marcia over 50 tenutasi il 10 agosto 2013, che videro me e mio cognato prede di un aggressione da parte di personaggi in incognito privi di documenti identificativi, a bordo di un fuoristrada con vetri oscurati, i quali, rischiando di provocare un incidente per via di un sorpasso azzardato prima di una curva, dalla quale sopraggiungeva una vettura dal senso opposto, ci fermarono tagliandoci la strada intimandoci di scendere dalla macchina sforzando le portiere e battendo insistentemente i pugni sui vetri .

 

Riconoscendo le persone viste poco prima all'interno del cantiere, scendemmo tranquillamente invitando gli individui a calmarsi e chiedendo il motivo di quanto stava succedendo. La loro reazione fu di piegarmi il braccio e sbattermi sulla portiera dell' auto imprecandomi di stare zitto, di dare tutto quello che avevo, minacciandomi di morte e accusandomi letteralmente di essere una mmmerda (il tutto mentre mi veniva strappato il portafogli dalla tasca).
Mio cognato nel frattempo aveva consegnato, su richiesta, i documenti di sua spontanea volontà e dopo essere coperto anch'egli di insulti e sbattuto insieme con me contro il guard rail.

 

Va ricordato che in macchina era presente anche mia suocera, la quale non era neanche stata notata e, anzi scese dalla vettura solo nel momento in cui apprese che volevano portarci via perché riconosciuti dietro le reti durante la manifestazione e ricordo che disse : "Allora portateci via tutti perché dietro le reti c'eravamo tutti!".

 

Nel frattempo si erano incolonnate parecchie automobili che avevano visto la scena, oltre ad alcuni abitanti che vista la scena erano accorsi in nostro aiuto provocando tempestivamente la fuga degli individui.

 

Ora tornando all'articolo, va detto che anche per l'occasione (a ferragosto) era uscito un articolo con i nomi e cognomi per esteso di me e mio cognato, nel quale veniva reso noto che eravamo stati denunciati per danneggiamento e per non aver favorito i documenti alla digos. Com'è possibile che a noi le denunce non sono ancora arrivate? Ma soprattutto com'è possibile che i diretti interessati apprendano di essere stati denunciati leggendo fortuitamente un quotidiano??

 

Trovo ignobile inoltre essere accusato di razzismo, a me che viste le vicende che imperversano fanno venir voglia di andarmene dall'Italia, la mia famiglia poi, che ha sempre fatto di tutto per aiutare persone di etnie diverse con problemi economici.

 

Sfido questi inquisitori a fornirmi delle prove tangibili che dimostrino tali accuse, mosse a mio parere, solo per infangare il movimento, visti gli ultimi episodi mediatici che nelle ultime settimane hanno aperto uno spiraglio di luce.

Stefano