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Nuovo arresto per Lazzaro, l'imprenditore valsusino Sì Tav: avrebbe distratto 5 milioni di euro

E' accusato di bancarotta con la sua ditta Italcoge

 

Di Ottavia Giustetti da Repubblica del 18-02-2016 – Cronaca di Torino
http://torino.repubblica.it/cronaca/2016/02/18/news/nuovo_arresto_per_lazzaro_l_imprenditore_valsusino_si_tav-133695987/

 

Distrazioni per cinque milioni di euro: è di nuovo nei guai l'imprenditore simbolo della battaglia Sì Tav, Ferdinando Lazzaro ex titolare della ditta valsusina Italcoge arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza di Torino. Lazzaro è accusato  di  bancarotta al termine di una lunga indagine che ha ricostruito il complesso intreccio di società e le distrazioni che hanno portato Italcoge al fallimento nel 2011. Intorno alla capogruppo,  ruotava  una serie  di  società,  anche  operative,  costituite  per  vari scopi  ma  tutte  finalizzate a  sottrarne risorse. Lazzaro secondo l'accusa avrebbe effettuato prelievi  contanti  per complessivi  2.262.000  euro,  tra  il  2007  ed  il  2011,  dai  conti  correnti  sociali  per  scopi  prettamente personali, dal banco del casinò di Sain-Vincent alle spese per le vacanze sue o die famigliari, a  discapito dei  creditori,  fornitori  e dipendenti. Oltre  ai  prelevamenti  in  contanti,  sono  stati  accertati  trasferimenti  vari  di  denaro  che  venivano mascherati  attraverso  l’intenzionale  e  lucida  manipolazione  di  bilanci  e  scritture  contabili,  che hanno  permesso  di  distrarre,  occultare,  dissimulare,  distruggere  e  dissipare  beni,  crediti  e  somme di  denaro per  un  totale di  quattro  milioni  e 892  mila euro. L’imprenditore  valsusino,  nel  corso  dell’anno  2014,  era già  stato  arrestato  per  una  falsa fideiussione,  finalizzata  alla  costituzione  di  una  nuova  società  familiare,  la  Italcostruzionj, che  doveva  sostituire  la  Italcoge  nei  lavori  di  costruzione  del  cantiere  Tav della  Torino-Lione  a Chiomonte.

 

talcoge fu dichiarata fallita dal tribunale di Torino nel 2011. L'indagine delle Fiamme Gialle, sfociata in una ipotesi di accusa di bancarotta per distrazione, ha riguardato da un lato prelievi di contanti per 2 milioni e 600 mila euro effettuati dai conti correnti della società fra il 2007 e il 2011: denaro che sarebbe stato utilizzato per scopi personali, come le vacanze o le trasferte al casinò di Saint Vincent. Alla Guardia di Finanza risultano poi trasferimenti di denaro mascherati, attraverso la manipolazione di bilanci e scritture contabili, per un totale di 4 milioni e 892 mila euro.

 

Lazzaro era già stato arrestato nel 2014 per una vicenda legata ad una fidejussione finalizzata a creare una nuova società, Italcostruzioni, che doveva sostituire Italcoge nei lavori nel cantiere del Tav a Chiomonte. L'imprenditore è anche imputato a Torino nel processo San Michele contro la 'ndrangheta in Piemonte: non è accusato comunque di associazione mafiosa ma di reati ambientali.