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Lombardia, presidente commissione Sanità intascava tangenti. Arrestato

Da Narcomafie del 16-02-2016
http://www.narcomafie.it/2016/02/16/lombardia-presidente-commissione-sanita-intascava-tangenti-arrestato/

 

Fabio Rizzi, consigliere regionale lombardo della Lega Nord e presidente della commissione Sanità, è finito in carcere questa mattina, coinvolto nell’operazione Smile. L’accusa è di irregolarità in appalti odontoiatrici in aziende sanitarie. L’ordine di custodia cautelare è scattato anche nei confronti di sua moglie, cui sono stati invece concessi i domiciliari. Per entrambi c’è a carico l’accusa di associazione per delinquere.

 

Manette ai polsi e carcere anche per Mario Valentino Longo, imprenditore considerato dagli inquirenti vicino a Rizzi. Anche nel suo caso, accusa di associazione e arresti domiciliari per la consorte. L’inchiesta verte su una serie di appalti pubblici di Aziende Ospedaliere per la gestione, in outsourcing, di servizi odontoiatrici.

 

A far partire l’inchiesta, condotta dalla procura di Monza, un sindacalista di un’azienda ospedaliera lombarda. Le indagini, in tutto, hanno portato all’esecuzione di 21 ordinanze di custodia cautelare (9 in carcere, 7 ai domiciliari e 5 con obbligo di firma), su richiesta del gip di Monza per un’associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, alla corruzione e alla turbativa d’asta per i servizi odontoiatrici esternalizzati in Lombardia.

 

“Sono quattro gli imprenditori che si sono aggiudicati importanti gare d’appalto per la gestione dei servizi odontoiatrici nel territorio lombardo, su cui ha indagato il Nucleo Investigativo di Milano – spiega il Comandante Provinciale dei carabinieri di Milano, colonnello Canio Giuseppe La Gala – le gare di appalto pubbliche venivano vinte illecitamente da questo gruppo con la complicità di undici funzionari pubblici. Gli arresti sono stati eseguiti prevalentemente nelle province di Milano, Monza, Como, Bergamo e Varese”.

 

Le mogli (ai domiciliari) del consigliere regionale della Lega Nord Fabio Rizzi e del suo braccio destro Mario Valentino Longo, arrestati stamani per tangenti connesse all’ esternalizzazione dei servizi odontoiatrici in aziende ospedaliere lombarde, sono accusate di aver favorito l’interesse ritenuto illecito dei mariti intestandosi il 50% delle quote di società odontoiatriche aperte insieme ad un’imprenditrice definita dalla Procura di Monza la principale indagata nell’ inchiesta per corruzione, turbativa d’asta e riciclaggio.

 

Le indagini, avviate nel 2013, vertono su un giro d’affari per oltre 400 milioni di euro e che ha smascherato un gruppo imprenditoriale che avrebbe vinto illecitamente gare d’appalto per l’esternalizzazione odontoiatrica con la compiacenza di undici funzionari all’interno dell’azienda sanitaria di Desio e Vimercate, dell’ospedale Maggiore di Milano, dell’ospedale Bolognini di Seriate (Bergamo), di Busto Arsizio (Varese) e Melegnano.