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Tav, la Appendino a Delrio: “Il problema resta il tunnel”

Dopo l’annuncio del governo sul cambio del progetto per tagliare i costi dell’Alta velocità, il sindaco di Torino replica: “Inutile ridurre solo la tratta”

 

di Davide Milosa da Il Fatto Quotidiano del 04-07-2016
http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/tav-la-appendino-a-delrio-il-problema-resta-il-tunnel/

 

Sul tavolo della neo giunta pentastellata di Torino c’è il grande tema del Tav. Una linea, la Torino-Lione, da sempre contestata. Costi enormi e danni ambientali. La polemica è nota. Due giorni fa, poi, il governo Renzi, attraverso il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, ha fatto il grande annuncio: la tratta cambia, i costi scenderanno da 4,3 a 1,7 miliardi. Alla base della “project review” l’utilizzo della linea già esistente. Un’uscita alla quale ieri il sindaco di Torino Chiara Appendino ha risposto in modo molto chiaro: il nuovo orientamento non è una novità e soprattutto al centro resta ancora l’utilità generale dell’opera. “Prendiamo atto delle dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio – ha commentato Appendino –, ma il cosiddetto progetto del Tav low cost non è una novità, perché è stato già presentato all’interno dell’Osservatorio alcuni anni fa, dove il M5s aveva sottolineato la necessità di utilizzare la linea storica che lo stesso ministro Delrio ha ammesso non essere satura”. Quindi ha aggiunto: “Il problema non è la riduzione del percorso, ma il tunnel di base, il cuore di un’opera inutile e costosissima”. La posizione dell’M5s è stata poi ribadita dal deputato Ivan Della Valle: “Non ci interessa aver ragione servono risposte politiche. Siamo pronti a sederci a discutere con chiunque”.

 

Di “contentini” e “propaganda solo per imitarci”, ha parlato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. Ancor più netta la posizione del senatore Marco Scibona: “Sul Tav Delrio come Matteo Renzi fa il solito gioco alle tre carte. I proponenti di quest’opera inutile e costosissima, danno ragione al Movimento No Tav perché ammettono che la linea storica non è satura e che quest’ultima potrebbe essere utilizzata a pieno”. Insomma, la risposta del M5s e in particolare di Appendino è chiara: Matteo Renzi accorcia il percorso senza però cambiare minimamente la sostanza, visto che la parte più critica, ovvero la galleria di base, resta e mantiene tutti i suoi problemi: dalle falde acquifere che si prosciugano all’inquinamento ambientale dovuto ai detriti prodotti dal lavoro di scavo.