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I giapponesi in visita turistica nel cantiere Tav

Lo scavo hi tech e la galleria d’arte si trasformano in un’attrazione

 

di Maurizio Tropeano da La Stampa del 09-12-2016 – Cronaca di Torino
http://www.lastampa.it/2016/12/09/cronaca/i-giapponesi-in-visita-turistica-nel-cantiere-tav-HK9BUeroPN7k78lnYlsB9L/pagina.html

 

A dar retta a Uno Sugiyama c’è già una prenotazione, quella di un imprenditore specializzato nel fotovoltaico. Dal suo punto di vista la visita al tunnel di Chiomonte «è un offerta turistica che può interessare a professionisti e manager che vogliono capire il modello di sviluppo economico della zona». La signora Sugiyama c’è stata il 30 novembre insieme con un gruppo di altri tour operator accolti dal sindaco, Silvano Ollivier. E pochi giorni dopo la galleria della Maddalena è stata inserita in un pacchetto turistico che viene presentato così: «Vi porteremo alla scoperta di una valle ricca di storia, innovazione e tradizione».

 

Il tour dovrebbe spaziare dalla visita all’antica fortezza di Exilles, che risale al 1155, alla Sacra di San Michele. E poi a Chiomonte tra le vigne di montagna» per scoprire il «Vino del Ghiaccio, un prodotto molto raro, nato in condizioni estreme di “elevata eccellenza”». Sul sito italymeetsjapan.com si può leggere che Chiomonte è «anche innovazione e quindi vi porteremo nel cuore della montagna, nel tunnel della Maddalena, per farvi ammirare non solo un cantiere di elevata ingegneria, ma le opere di tre artisti che hanno trasformato la galleria ferroviaria in galleria d’arte: si chiama Tunnel Art Work». Difficile immaginare un turismo dai grandi numeri. Donatella Ferraris, guida turistica specializzata, comunque, è convinta che c’è «interesse da parte dei giapponesi». 

 

Resta da capire se gli uomini di Telt, la società incaricata di costruire il tunnel di base, hanno raccontato alla tour operator nipponica la lunga battaglia di quei valsusini che si oppongono al super-treno. battaglia che continua tanto da costringere il governo a far presidiare il cantiere dai militari. Ieri, ad esempio., i No Tav hanno ricordato l’anniversario di quella che il movimento ricorda come la «liberazione di Venaus», dal nome del paese inizialmente individuato come area del cantiere del tunnel geo-gnostico, poi spostato a Chiomonte. Lele Rizzo, uno dei leader del movimento, in un tweet spiega: «Avevamo ragione, come oggi. E appena possibile ci riproveremo».  

 

Si vedrà. Uno Sugiyama, comunque, non è l’unica ad aver previsto una tappa al cantiere di Chiomonte nel suo pacchetto turistico. Secondo Telt, «Promotur, Culturalway, Sweetaly, Global Tourist, Oneiros, Vertigo Viaggi e Bus Company hanno già inserito la galleria della Maddalena nel catalogo 2017». Rita La Torre, di Akita Tour che ha organizzato l’educational, la vede così: «L’esperienza della galleria di base del San Gottardo, in grado di attrarre più di 20 mila persone l’anno, ha dimostrato come un’opera di grande impatto ambientale può trasformarsi in una risorsa turistica».  

 

Il sindaco Ollivier scommette su quel modello: «C’è con un turismo di nicchia interessato a scoprire un cantiere all’avanguardia tecnologica». Un progetto d’accoglienza a cui lavora l’associazione Imprend’Oc. Per Telt dal 2014 ad oggi oltre 2 mila persone, principalmente addetti ai lavori, hanno visitato il cantiere della Maddalena.