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Tav a Chiomonte, “tutte le preoccupazioni sull’allargamento del cantiere”

su Valsusaoggi del 20-08-2017
http://www.valsusaoggi.it/tav-a-chiomonte-tutte-le-preoccupazioni-sullallargamento-del-cantiere/

 

DAL GRUPPO DI OPPOSIZIONE DI CHIOMONTE 

 

Venerdì 18 agosto, presso la cappella di Santa Caterina, in Chiomonte, organizzata dal gruppo consiliare di minoranza “Insieme Chiomonte”, si è tenuta una serata informativa sul progetto di Variante della nuova linea ferroviaria Torino – Lione – Sezione Transfrontaliera – Parte in territorio italiano, in ottemperanza alla prescrizione n°235 della Delibera Cipe n° 19/2015 e sul conseguente ed imminente ampliamento del cantiere de La Maddalena di Chiomonte per la realizzazione del Tunnel di base Susa/Saint Jean de Maurienne.

 

La serata aveva lo scopo precipuo di informare la popolazione residente ed i villeggianti sull’impatto che l’ampliamento in questione avrà sul territorio di Chiomonte.

 

Oltre al gruppo di minoranza erano presenti, quali relatori gli ingegneri Roberto Vela ed Alberto Poggio, componenti della Commissione Tecnica dell’Unione Montana Bassa Valle di Susa, che stanno esaminando gli atti progettuali della Variante (depositati e pubblicati nei Comuni interessati a decorrere dal 10 Luglio 2017 e così per 60 giorni), per conto della Unione Montana e dei Comuni della stessa, al fine di presentare le eventuali osservazioni , entro il termine del 10 settembre; i tecnici suddetti avevano dichiarato la loro disponibilità (cosa fra l’altro già avvenuta nel passato), a mettere a disposizione le proprie conoscenze tecniche del progetto di Variante.

 

Folto il pubblico formato da residenti, villeggianti, nonché da amministratori anche di paesi vicini e dal Presidente di ImprenD’Oc. Era presente il sindaco di Chiomonte, che però non ha ritenuto opportuno intervenire nel dibattito che è seguito alla puntuale, chiara e precisa illustrazione del progetto.

 

Dopo una breve introduzione da parte dei consiglieri  Joannas e Guglielmo, nel corso della quale è stato stigmatizzato il breve periodo messo a disposizione delle Amministrazioni locali per l’esame degli atti progettuali, molto numerosi (circa 1400 documenti) e molto complessi ed è stato precisato che lo scopo della serata era quello di illustrare tecnicamente le varie fasi della realizzazione del progetto stesso e non quello di discutere la contrarietà a meno all’opera, i tecnici medesimi hanno preso la parola e con l’aiuto di numerose slide hanno descritto le varie fasi per la realizzazione delle gallerie che affiancheranno il tunnel geognostico già realizzato.

 

Il pubblico ha sicuramente percepito la complessità del progetto che porterà ad una importante ed ulteriore compromissione del territorio chiomontino.

 

Ciò che maggiormente preoccupa è rappresentato:

 

− dallo scavo della galleria che scenderà verso Susa e che negli ultimi 400 metri incontrerà probabilmente le così dette rocce verdi, ricche di amianto che, dopo essere racchiuse in appositi bags, dovranno essere intombate in parte delle gallerie realizzate a supporto del tunnel principale e non più utilizzate ed in parte in una apposita galleria realizzata allo scopo (la c.d. galleria Maddalena bis); per carità! Nessun pericolo, ma non è comunque una cosa piacevole sapere cosa conserva la montagna di Chiomonte al proprio interno. Chi ci guadagna da questa soluzione? Chi doveva portare il materiale con l’amianto in Germania.

 

− dal grande movimento di materiale, dal cantiere della Maddalena al cantiere di Salbertrand, transitando da Susa, con impiego di mezzi su gomma (camion) in autostrada (nel documento denominato “Sintesi non tecnica del progetto” si parla esplicitamente di circa 330 camion al giorno nei periodi di massima produzione dello smarino, con un incremento del 10% del traffico autostradale, sempre riferito ai periodi di massima produzione); da calcoli effettuati ciò vorrebbe significare circa 400.000 viaggi in salita e 400.000 in discesa, per circa 22.152.000 chilometri di percorrenza! Ed il tasso di inquinamento?

 

− Dal timore (magari esagerato; ma i precedenti non depongono molto a garanzia) che i suddetti automezzi, in attesa che venga conclusa la prevista realizzazione degli svincoli autostradali nel cantiere della Maddalena (opera tecnicamente di non semplice realizzazione), essendo magari nel frattempo iniziati i lavori di scavo della c.d. Galleria Maddalena 2, per raggiungere Salbertrand utilizzino la Via dell’Avanà, che rappresenta la strada via più corta e diretta per raggiungere il deposito di Salbertrand!).

 

− Dalla preoccupazione della possibile compromissione dei vigneti della località, rigenerati dal progetto della Comunità Montana Alta Valle di Susa, realizzato quasi 25 anni fa e che rappresentavano un vero fiore all’occhiello della zona (una volta!).

 

Ha poi colpito l’uditorio l’alto costo dell’opera, costo destinato ancora ad aumentare e su cui incombono le incertezze dei finanziamenti sia da parte della Comunità Europea che del Governo Nazionale, che per altro ha già in parte ridimensionato l’opera proprio per le scarse disponibilità economiche; non ultimo le recenti perplessità del governo francese (poco convincenti le smentite di parte italiana), di cui tutti siamo a conoscenza, governo che non ritiene al momento una priorità la realizzazione completa della linea Torino Lione.

 

Al termine della descrizione, veramente esaustiva, effettuata dai tecnici, la parola è passata al pubblico che ha espresso perplessità, richiesto chiarimenti, effettuato valutazioni anche sul futuro economico del paese.

 

Preoccupazione per le vigne, per la necropoli (unica nel suo genere sulle Alpi, che al momento è coperta da uno strato di sabbia ed i cui ritrovamenti più significativi sono stati spostati in altro sito) per il futuro del paese, che pare destinato ad un lento declino, anche a causa dell’inerzia dei suoi Amministratori.

 

La riunione, molto partecipata, si è chiusa ampiamente dopo mezzanotte.
Non è da escludere un nuovo incontro sul tema data l’importanza del tema discusso, non solo per i tre Comuni maggiormente interessati di Chiomonte, Giaglione e Salbertrand.