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Il prefetto blocca le vendemmie in Clarea - 8 Ottobre 2018

 

Marisa Meyer racconta...

 

Erano da poco passate le 8, mi hanno telefonato i vignaioli dicendo che avevano bloccato tutto al check point della centrale e che non li facevano passare per completare la vendemmia, chiedendo se erano previste manifestazioni ma gli ho detto che noi non avevamo previsto niente, proprio per non bloccare la vendemmia.

Intanto con Gildo sono scesa a vedere cosa stava capitando.


La gente era furibonda e i carabinieri si erano disposti con gli scudi a difesa del check point.
Avevano anche telefonato al sindaco (di Chiomonte, Silvano Ollivier - ndr - ) che è arrivato furibondo ma quando ha saputo che non c'era alcuna manifestazione NO TAV si è scagliato contro gli sbirri urlando che questa volta voleva farsi sbattere in galera e che se non si fossero tolti dai piedi li avrebbe travolti.

 

Subito si era incazzato perché mi aveva visto lì con Gildo ma quando gli ho detto che ero venuta chiamata dai vignaioli per difendere il loro diritto a poter fare tranquilli il loro lavoro non ha più saputo cosa dire.


Intanto la tensione montava. I vignaioli avevano pagato dei lavoranti per la vendemmia e ogni minuto che passava erano soldi che se ne andavano.
Ollivier sbraitava e gli sbirri non sapevano cosa, fare dicevano di avere pazienza che poi sarebbe arrivato un funzionario.
Quando è arrivato "DUE LAUREE" ha chiesto l'elenco (dei vignaioli autorizzati ad accedere alla "zona rossa" - ndr - ) che da 2012 non era più stato aggiornato dal comune.
Dopo un bel po di tempo e decine di telefonate in questura e prefettura Ollivier ha detto
"I no tav restano fuori tutti gli altri possono passare"

Tutta la gente ha risposto: "ma siamo tutti NO TAV!!!!". Nuovo problema e nuove telefonate.


Turio della cantina sociale che aveva molti lavoranti chiedeva chi avrebbe pagato i danni. Il sindaco ha detto che li avrebbe pretesi dalla questura e dalla prefettura.
Morale, dopo due ore e mezza di attesa, li hanno poi fatti passare...


Marisa