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Bianca scrive a Chiara

Signora Sindaca di Torino,  in un' intervista, ad una precisa domanda sul Tav, lei ha risposto: "Abbiamo perso, è evidente. Il presidente Conte ha fatto tutto quello che poteva fare, ma è andata com’è andata".

 

Con questa frase lapidaria, lei pensa di chiudere trent'anni di lotta notav. Ma, mi permetta,  è una frase che non tiene conto di una semplice cosa che forse le è sfuggita: per aver perso bisogna prima aver lottato e aver ben radicate le ragioni per cui si è lottato. Forse, signora Sindaca,  le ragioni per cui il movimento sta lottando lei le conosce, ma credo che conosca meglio le ragioni della politica, quella con la p minuscola. Oso sperare, per carità, che non abbia fatto sua la frase di Toti "“Cari elettori, sappiate che non mi comporterò mai come un ipocrita a proposito di ciò che io intendo debba essere la politica. Infatti per fare le rivoluzioni bisogna saper fare compromessi, e per fare il bene talvolta saper coltivare anche il male. È la politica. Sennò è testimonianza, uno fa il prete o il volontario!”. Credo che siamo tutti convinti che la politica, quella dei voti,  non può essere fatta da un prete o da un volontario, per bravi che siano. Però credo che in Parlamento, come nelle Regioni e come nei Comuni,  sia richiesta a chi è stato votato una consapevole responsabiità, e dopo le promesse elettorali sia dovuto ai cittadini un profondo, coerente ed onesto impegno (che forse in certi casi possiedono  di più certi preti e volontari) per cui  tutti noi che votiamo, e sono sicura che condivide questo mio pensiero,  vorremmo nei luoghi deputati a fare Politica con la P maiuscola persone qualificate che non siano come alcuni personaggi che infestano il mondo politico e cedono a lobby e compromessi che non trovano radici nè in onestà nè in coerenza.  Detto questo, signora Sindaca, non voglio qui esprimere giudizi sul suo operato in Comune, ma voglio esprimere un'opinione sul suo essere, come lei dice di essere, notav.

 

Perchè quando le scrivo che, prima di dire di aver perso, bisogna prima essere certi di aver lottato, voglio dire che lottare significa essere coinvolti nella battaglia, vuol dire fatica e lacrime, vuol dire  pagare un prezzo, vuol dire non scendere a certi compromessi che sembrano ragionevoli ma sono già di per sè un'ammissione di sconfitta, tanto più se si è dei politici di un certo livello. Non le farò perdere tempo con altre considerazioni che  penso avrà già sentito dire, ribadire, scrivere e anche cantare da questi notav così scocciatori, che ripetono sempre le stesse cose, non si arrendono mai, non scendono a compromessi e pagano sovente prezzi che forse lei non capisce, ma se mi permette concludo con un piccolo suggerimento: la sua frase di cui sopra, dal mio punto di vista la vedrei più giusta così. "Il presidente Conte, ed altri che gli stanno vicino,  non hanno fatto tutto quello che potevano fare, e ad avere perso non sono i notav, ma la Sindaca di Torino e tutti quelli che la pensano come lei."

 

Con rammarico,

 

Bianca Riva

 

Valle di Susa

3 Giugno 2020