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Emanuele, il macchinista di Varese che ha portato il primo Frecciarossa a Parigi

Istruttore di condotta, è stato in cabina per l'intero viaggio affiancando i colleghi italiani e di Trenitalia France, in un viaggio storico. "Sono cresciuto insieme a questo treno"

 

di Roberto Morandi da Varesenews del 24-12-2021

https://www.varesenews.it/2021/12/emanuele-macchinista-varese-portato-primo-frecciarossa-parigi/1413667/

 

Per la prima volta un Frecciarossa, un treno alta velocità italiano, arriva a Parigi. E in cabina c’è anche un macchinista varesino, Emanuele Carcano.

Ferroviere ormai di lungo corso, ha accompagnato il primo viaggio del Frecciarossa: il treno 9292 Milano Centrale-Lyon-Paris Gare de Lyon è approdato per la prima volta nella capitale francese sabato scorso. Evento storico perché per la prima volta Trenitalia – e in generale una società straniera – si mette alla prova sul mercato francese, fino ad oggi dominato dal monopolista Sncf, le ferrovie statali transalpine.

«L’emozione è stata tanta» riconosce Emanuele Carcano, che viene da Capolago, piccola frazione di Varese, poche centinaia di abitanti tra i prati vicino al lago di Varese.

 

Carcano è “istruttore di condotta” presso la divisione Business AV di Trenitalia: «Sono stato assunto nel 2003 in Trenitalia come macchinista, con due anni di formazione e un esame. Ho fatto il macchinista per tredici anni, avendo la possibilità di condurre praticamente tutti i treni della nostra flotta, prima nella Regionale e poi fino alla Divisione Alta Velocità nel 2011. Quando l’azienda ha pubblicato una manifestazione d’interesse per istruttori destinati alla formazione dei macchinisti, nel 2018, mi sono candidato».

 

Come è stato il primo viaggio fino a Parigi?
«Ho seguito il treno scortandolo in questo primo viaggio per intervenire in caso di bisogno “lato Francia”, in una sorta di lavoro parallelo con i colleghi francesi».

In Italia il treno è condotto, da Milano Centrale a Modane, da personale Trenitalia (il macchinista era della Valtellina, per curiosità). A Modane, storico valico e punto di congiunzione tra rete italiana e rete francese, il treno viene preso in carica dal personale della controllata Trenitalia France, «colleghi che hanno le abilitazioni e utilizzano il nostro ETR1000». «Sono stati formati a livello teorico e pratico per quel treno, il nostro stato è un lavoro di supporto e di affiancamento in caso di anomalie».

 

Frecciarossa 1000, un treno da tredicimila cavalli

Il Frecciarossa 1000 è l’ultimo e più aggiornato prodotto dell’industria ferroviaria italiana, sviluppato a partire dal 2013.

Ufficialmente è classificato Etr 1000, dove Etr sta per elettrotreno, un concetto sviluppato proprio in Italia a partire dagli anni Trenta: il treno non ha una locomotiva, ma i motori sono distribuiti sulle diverse carrozze (quattro su otto, nel caso del Frecciarossa 1000). Evitando di concentrare la potenza solo in testa al treno si può arrivare a valori più elevati: il Frecciarossa sviluppa 9,8 Megawatt, vale a dire 9800 kW, qualcosa come 13mila cavalli.

«L’emozione è stata tanta» dice Carcano. E spiega che è stata tanta perché lui stesso ha seguito nel tempo lo sviluppo di questo convoglio: «Ho fatto le prove fin dallo stato embrionale, dal 2013-2014, con le prove sul circuito europeo di Velim in Repubblica Ceca. Nel 2017 l’ho portato alla velocità massima di  oltre 390 km/h. Tappa dopo tappa ho la fortuna di vedere crescere questo treno e in parallelo gli obiettivi aziendali».

 

Da Milano a Parigi: un viaggio sotto tre sistemi diversi

Il Frecciarossa 1000 è «un treno interoperabile», in grado di funzionare sulla rete europea che è caratterizzata da sistemi di sicurezza e tensioni di elettrificazione diverse (nel tempo si è costruito un sistema condiviso di regole e tecnologie).

Partendo da Milano Centrale il Frecciarossa usa la tensione di 3mila Volt corrente continua, poi dopo Rho passa sulla linea Alta Velocità a 25mila Volt corrente alternata, poi torna sulla rete tradizionale a 3mila Volt. A Modane passa ai 1500 Volt che si usano nel Sud della Francia, per poi tornare di nuovo ai 25mila Volt, da Lione a Parig.

In totale tre tensioni diverse, con vari passaggi a seconda delle sezioni: a differenza dei TGV francesi, il Frecciarossa può usare anche la linea Alta Velocità italiana tra Torino e Milano, il che lo rende più competitivo nei tempi di percorrenza, scendendo sotto le 7 ore di viaggio.

 

Frecciarossa, un treno veramente europeo

Il Frecciarossa può operare anche sotto la tensione di 15mila Volt, che si usa in tutta l’area tedesca-mitteleuropea. «È un treno veramente europeo, che troveremo dall’anno prossimo anche in Spagna» spiega ancora Carcano. Che all’arrivo a Parigi si è fatto fotografare davanti al treno alla Gare de Lyon, nella stazione che accoglieva gli emigranti italiani indicati come “macaronì”, sotto le tettoie dove Coppi e Bartali scaricavano dal treno le bici per partecipare al Tour de France in maglia bianco-rossa-verde.

E oggi il Frecciarossa tiene insieme due cose, l’orgoglio italiano e l’appartenenza europea: sul muso del convoglio – non a caso – c’è la bandiera blu stellata.