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Comunicato della sez. Nizza-Lingotto dell'ANPI Torino

CORTEO DEL PRIMO MAGGIO 2022 A TORINO

L'ANPI CONDANNA FERMAMENTE LE VIOLENZE DELLE FORZE DELL'ORDINE CONTRO LAVORATORI E MANIFESTANTI

https://www.facebook.com/1513298982259902/posts/3205709209685529/

 

Stesso copione, stessa regia, stessi mandanti.

La festa del lavoro a Torino, da molti anni, è la rappresentazione del sistema di potere del nostro paese. Sfilano le istituzione, sfilano i sindacati confederali, sfilano i lavoratori; l'atmosfera potrebbe essere quella di una festa dove le vertenze e le richieste dei lavoratori vengano rappresentate ed ascoltate!

 

Poi c 'è la realtà: il drappello che sfila è scortato da migliaia di poliziotti in tenuta antisommossa, mentre la maggioranza dei lavoratori e delle rappresentanze territoriali è tenuta lontana a forza di manganellate e cariche della polizia, perché non si possa vedere e sentire nessuna “fastidiosa” voce di dissenso.

 

Voci che sono diventate preponderanti! Lavoratori, precari, rider, forze ambientaliste, Notav, studenti che in questi mesi hanno già dovuto assaggiare i manganelli, disoccupati.

Tutti senza diritto a partecipare e a far sentire le proprie rivendicazioni alle istituzioni.

 

I fatti sono ben noti:
nutrito cordone di polizia già in piazza Vittorio per non consentire nessun contatto tra le varie componenti della manifestazione; poi il cosiddetto “spezzone sociale” che, sfilando pacifico, viene fermato al solito angolo di via Roma: sosta strategica per prendere tempo cosicché le istituzioni possano andarsene da piazza San Carlo senza essere disturbate da eventuali contestazioni.
Cariche a freddo, senza nessuna provocazione, checché ne dica la stampa ufficiale (abbiamo tutti visto i filmati a dimostrarcelo) e teste rotte dalle manganellate.

Ne sono stati testimone anche i tantissimi lavoratori dei sindacati confederali che, mentre lasciavano la piazza del discorso di monsignor Nosiglia, hanno assistito alla vergogna delle cariche e hanno sentito le parole d'ordine contro la guerra e lo sfruttamento.

 

Hanno anche potuto ascoltare le sagge parole del partigiano combattente Gastone Cottino, che a quasi 100 anni, è dovuto intervenire in difesa dei manifestanti manganellati! Dov'erano invece i dirigenti sindacali e di partito, sedicenti democratici ? Certo, perché la democrazia bisogna esportarla in Iraq, Afganistan, Libia, Ucraina …... Si badi bene d'importarne anche un po' da noi !
Il nostro partigiano “Lucio” ha affermato che “ …. qui stanno mettendo in discussione i principi elementari democratici!” e che “... un episodio vergognoso come oggi raramente l'ho visto ….. mi ribello con tutte le mie forze …..... la mia generazione si è battuta per la libertà! Tenete duro!”

Una lezione democratica alla nostra “democraticissima altrove” classe dirigente.

 

Il sopruso è stato così palese, il silenzio (o forse la connivenza) di coloro che avrebbero dovuto difendere il diritto al dissenso, è stato così colpevole tanto da far ripensare anche ai lavoratori più strutturati la loro appartenenza sindacale.

Siamo certi che da una giornata di lotta cosi bella e carica di contenuti si svilupperanno altre iniziative, prima fra tutte un grande sciopero generale.

 

L'ANPI sarà sempre al fianco di chi sostiene la Costituzione italiana, nata dalla lotta antifascista e fondata sulla dignità del lavoro.

 

Comunicato della sez. Grugliasco dell'ANPI

1° Maggio 2022 a Torino

L’ANPI CONDANNA LA VIOLENZA DELLE FORZE DELL’ORDINE CONTRO LA LIBERTA’ DI DISSENSO
https://www.facebook.com/100067563617017/posts/316466230615495/?d=n


 


Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. 

[articolo 21 della Costituzione della Repubblica italiana]


L’ANPI di Grugliasco condanna fermamente le violenze delle Forze dell’ordine avvenute a Torino durante la manifestazione del 1° Maggio ai danni dello spezzone sociale del corteo, a cui è stato impedito di raggiungere Piazza San Carlo. 

 

Non è la prima volta che la Questura di Torino e la Polizia si macchiano di violenze ingiustificabili contro coloro che manifestano pacificamente. Ci chiediamo perché le istituzioni della Repubblica italiana, fondata sulla Costituzione e nata dalla Resistenza, possano comportarsi in questa maniera, violando il diritto alla libertà di pensiero e di dissenso.
 

Inoltre, non ci spieghiamo come i sindacati confederali e molti partiti abbiano proseguito il corteo istituzionale e gli interventi ufficiali dl palco di Piazza San Carlo mentre a pochi metri da loro, un corteo pacifico e numeroso è stato oggetto di un violento attacco della Polizia senza che ci sia stato alcun tipo di provocazione.

 

Ci riconosciamo pienamente nelle parole del partigiano Gastone Cottino che, intervenendo in solidarietà delle e dei manifestanti, ci ha ricordato come il 1° maggio sia di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, non di chi vuole trincerarsi in una piazza libera da ogni possibile forma di dissenso.

Auspichiamo che il Comitato provinciale dell’ANPI di Torino intervenga per manifestare la propria solidarietà alle compagne e ai compagni vittime della violenza delle Forze dell’ordine. 


IL PRIMO MAGGIO NON E’ UNA RICORRENZA, ORA E SEMPRE RESISTENZA!