Ottima partenza al processo di Milano sulla vicenda dei "Fori pilota" del Terzo Valico
IL WWF AMMESSO COME PARTE CIVILE

Su esposto del WWF il 24 febbraio 1998 i cantieri del COCIV furono sequestrati dai NOE dei carabinieri sulla base di una ordinanza emessa dall'allora ministro per l'Ambiente Edo Ronchi che sospendeva con effetto immediato i lavori.
La vicenda è giunta finalmente, anche se con molto ritardo, al dunque e si è avviato a Milano il processo che vede sette imputati per TRUFFA AGGRAVATA NEI CONFRONTI DELLO STATO relativamente ai 100 miliardi di lire introitati per lavori mai deliberati.
Il che richiama quanto si intende ripetere oggi con una serie di lavori preliminari al Terzo Valico Alta Velocità senza che ci siano una delibera ufficiale e un progetto definitivo.
Fra gli imputati appaiono nomi eccellenti, quali il senatore ligure Luigi Grillo, all'epoca sottosegretario al Bilancio e oggi presidente di una Commissione del Senato, Ettore Incalza, ex amministratore delegato della TAV e oggi braccio destro del ministro Lunardi e delegato del Governo italiano per la redazione della lista prioritaria europea delle Opere pubbliche, gli imprenditori Marcellino Gavio, Bruno Binasco e Rosario Alessandrello, oltre ai dirigenti Italferr Massimo Palliccia e del COCIV Mario Nicolini.
Secondo l'accusa, i cosiddetti fori pilota di Fraconalto e di Voltaggio oltre ad essere totalmente inutili e non deliberati in modo esplicito, furono causa di gravi danni ambientali ed ecco perché viene ammesso il WWF come parte civile.
Il che lascia supporre che almeno una voce farà udire in aula le ragioni per cui le popolazioni locali, le associazioni agricole, i vari comitati e le associazioni ambientaliste si oppongono a un'opera considerata inutile, costosissima e dannosa.

(Dicembre 2003)