Precisazioni dell’europarlamentare Vittorio Agnoletto sullo stanziamento Ue per la Torino-Lione

 

Estratto dall’articolo

Soldi della Ue: ancora nessuna certezza” di Massimiliano Borgia, da Luna Nuova del 7/12/07-pag.3

«Il governo italiano ha partecipato al bando presentando due richieste di finanziamento, per il Tav - precisa l'europarlamentare del Prc Vittorio Agnoletto - la numero 82, per il nodo di Torino con una richiesta di 154,2 milioni di euro, che è stata bocciata[1] e alla quale non è stato at­tribuito alcun finanziamento; e la numero 10 per il tratto transfrontaliero presentata assieme alle autorità francesi[2] il cui costo complessivo per il periodo 2007-2013, comprensivo di studi e lavori, è valutato in 2164,6 milioni di euro (ovviamente non è questo il costo totale del tratto tran­sfrontaliero, ma solo il costo degli studi e dei lavori il cui completamento sarebbe previsto entro il 2013, periodo cui si riferi­scono il bando europeo ed i corrispondenti stanziamenti europei).

 

E ' bene ricordare che gli studi possono essere finanziati al 50 per cento, mentre per i lavori l'Ue può al massimo finanziare il 30 per cento del costo totale.

La Commissione europea ha accordato un finanzia­mento di 671,8 milioni di euro specificando che, data la scarsità dei fondi disponibili, i lavori sono stati finanziati solo al 27 per cento. Mettendo insieme tutte le informazioni disponibili, con un calcolo matematico si può arrivare ad individuare quanto del finanziamento dell'Ue è destinato agli studi: circa 192 milioni, e quanto ai lavori: circa 480 milioni, pari, più o meno, al 70 per cento del finanziamento totale.

Tra le offerte presentate ne esisteva anche un 'altra, la numero 125 destinata specificamente al tunnel ma nessun finanziamento è stato ac­cordato[3]: solo perché la proposta era stata unificata (come esplicitamente scritto nei documenti ufficiali) con la n. 10 relativa al tratto transfrontaliero finanziato appunto con 671,8 milioni di euro».

Per Agnoletto, quindi «non è assoluta­mente possibile pensare che i fondi dell'Ue possano essere utilizzati per il nodo di Torino, infatti per quei lavori l'Europa ha deciso di non dare alcun finanziamento. I soldi dell'Ue sono specificatamente destinati al solo tratto transfrontaliero e da lì per volontà della Commissione non possono essere distolti. In questo tratto è compreso anche il tunnel (ovviamente parliamo sempre dei lavori iniziali da concludersi entro il 2013) che non è quindi escluso, e il finanziamento non è solo per gli studi ma anzi il 70 per cento circa è per lavori. Nessun progetto è stato presentato, né alcun finanziamento è stato richiesto all'Europa per il tratto solo italiano, che quindi sarà, una volta deciso il percorso, a totale carico dell'Italia, almeno per i lavori previsti entro il 2013».

 

Quando potranno iniziare i cantieri che utilizzeranno questi fondi europei 2007-2013? «Dovranno iniziare non oltre due anni dalla data dell'avvio del progetto, che sarà annunciata da Italia e Francia presumibilmente entro i primi mesi del 2008. Quindi i lavori dovranno proba­bilmente iniziare entro il primo semestre 2010. Per poter utilizzare i fondi stanziati, l'Ue ha ribadito che dovranno essere realizzate tutte le opere di monitoraggio, di valutazione ambientale previste, e, se emergeranno inadempienze o ritardi, i fondi andranno persi e saranno destinati ad altri progetti europei».

 



[1] (ndr)-Richiesta n. 82: vedi esito su Estratto dal documento ufficiale UE sul finanziamento a pag. 24

[2] (ndr)-Richiesta n. 10: vedi esito su Estratto dal documento ufficiale UE sul finanziamento a pag. 19

[3] (ndr)-Richiesta n. 125: vedi esito su Estratto dal documento ufficiale UE sul finanziamento a pag. 25