Sembrava un errore nel sito, invece è un’idiozia

I pendolari: “Perdiamo convogli e fermata, i prezzi sono folli”

Robolà, portavoce del movimento “fast” che sta crescendo su internet: “Va bene per chi fa le gite”

 

di Lorenza Pleuteri da Repubblica del 17/11/09 – pag. II Cronaca di Torino

 

«Speravamo si trattasse di un errore tecnico nel portale Fs, di un ritardo nell'aggiornamento del data ba­se. Invece, purtroppo, è tutto vero. L'idiozia Trenitalica ha trionfato ancora una volta e questa volta con il botto: sono stati aggiunti due soli Frecciarossa, i supertreni non fermeranno più a Porta Susa, il rincaro dei biglietti è pesante». La rivoluzione dell'alta velocità - prima ancora di partire - genera contestazioni, innesca proteste, scatena virulenti attacchi verbali lanciati attraverso comunicati, mail, pagine web.

 

Il pendolare torinese Roberto Rombolà, avanti e indietro da Mi­lano tre giorni alla settimana, è di­ventato uno dei portavoce estemporanei del movimento "fast" che sta prendendo forma e forza at­traverso internet. «Non ci siamo ancora costituiti formalmente in un comitato - premette – ma siamo in contatto e in rete grazie a un sito sempre più cliccato: www.pendolando.it». La pubbli­cazione del nuovo orario ferro­viario dell'alta velocità, in vigore dal 13 dicembre, ieri ha aggiunto motivi di polemica ad antiche re­criminazioni. «Hanno speso montagne di denaro per gli inter­venti strutturali e la promozione - parte in quarta Rombolà - ma i risultati concreti per noi dove sono? L'offerta di corse veloci e di­rette è stata incrementata di poco: da Torino a Milano, rispetto ad oggi, hanno aggiunto solo due Frecciarossa». E con aggiusta­menti definiti “demenziali”. Un esempio. «Il treno ad alta velocità delle 11.18 era sempre pieno, uti­lizzato da chi aveva impegni mila­nesi all'ora di pranzo o nel primo pomeriggio. Lo hanno tolto. L'ul­timo della mattina è alle 8.40, il successivo alle 14.40. Sei ore di vuoto o con una sola alternativa: i regionali lumaca, sporchi, senza servizi a bordo». Un altro esem­pio. L'abolizione della fermata al­la stazione di Porta Susa, appena inaugurata. «Le Fs ci hanno spie­gato che, per scelta strategica, in nessuna città i Tav fanno due so­ste - dice ancora Rombolà - Però su Torino questo avrà un im­patto negativo e controprodu­cente. Porta Susa, con un enorme bacino di utenti, è servita da par­cheggi custoditi. Porta Nuova, la fermata unica per ora stabilita, ha 10 o 15 posti auto». Non è ancora tutto: «Si sono fatte scelte in fun­zione del collegamento più velo­ce con Roma. Però gran parte dei viaggiatori torinesi si ferma a Mi­lano, non prosegue. Si dovrebbe ragionare e pianificare sulla base di questo». Altra nota dolentissima, l'impennata delle tariffe. Il costo del biglietto di seconda classe, in alta velocità, schizza da 25 a 31 euro. La prima sale a 32 euro. «Le promozioni proposte non devono trarre in inganno - incalza sempre Roberto Rombolà - Van­no bene per chi fa una gita ogni tanto e non per i pendolari. A noi ancora non hanno comunicato il nuovo costo dell'abbonamento mensile, già adesso a 218 euro».

 

E dunque lotta sarà, con forme e modi che i passeggeri "fast" stanno mettendo a punto. «Pen­siamo a un sit-in, a contatti con Striscialanotizia ,a altro ancora..., accennano quelli di pendolando.it. Gli habitué della "bassa ve­locità", regionali e dintorni, stan­no dalla parte dei colleghi. «Il nuovo orario per i Frecciarossa - rad­doppia le bordate Cesare Carbo­nari, leader del comitato sponta­neo pendolari Torino Milano – avrà ripercussioni sull'intero traf­fico ferroviario, con nuovi disagi per tutti. Siamo preoccupati e non poco perché anche a noi – conferma - arriva voce della soppressione dei due Eurostar city del mattino, con un taglio di 1.400 posti al giorno».