S. DIDERO, nasce il Comitato “Emissioni Zero”

 

Obiettivo rendere l’Acciaieria compatibile con il territorio

 

di Chiara Vair da La Valsusa del 16/2/06

 

San Didero – L’inquinamento da diossina e Pcb interessa molto gli abitanti della bassa valle, in particolare quanti abitano nelle zone limitrofe all’acciaieria Beltrame, a giudizio della folta presenza di pubblico che si è ritrovata lunedì 13 febbraio nei locali delle scuole elementari dove si è riunito Emissioni Zero, il neocomitato popolare costituitosi per affrontare il problema dell’inquinamento. Persone che vogliono capire e soprattutto non vogliono rinunciare a coltivare la terra, all’allevamento, ma ancor di più non vogliono morire di tumore. Presenti anche i rappresentanti sindacali dei lavoratori dell’acciaieria. Una serata per fare il punto sulla situazione e portare avanti proposte concrete.

 

Come comitato”, spiega Paola Rando “ abbiamo intenzione di muoverci applicando alla questione dell’inquinamento da diossina il modello della lotta contro la Tav”, vale a dire l’intenzione è quella di costituire un coordinamento, una sorta di collaborazione tra allevatori, agricoltori, tutti i cittadini interessati, le rappresentanze sindacali e le istituzioni per affrontare insieme la questione. Il comitato si avvale inoltre della consulenza tecnica di esperti quali Claudio Cancelli e Marina Clerico che nell’incontro di lunedì scorso, in cui è intervenuto anche Renato Castagneti per quanto riguarda il lato sanitario, hanno tracciato un quadro della situazione delle zone inquinate.

 

La situazione non pare idilliaca, tanto più che a partire dal 6 novembre, hanno precisato Castagneti e Clerico, entrerà in vigore una normativa europea secondo cui l’inquinamento del suolo verrà calcolato in base al totale di tutte le sostanze nocive presenti e non più in base al singolo inquinante, diossina e Pcb che sia. Nel corso della serata sono anche intervenuti allevatori ed agricoltori che non possono più svolgere le loro attività sul territorio e non sono mancate le testimonianze riguardanti la situazione sanitaria.

 

L’obiettivo di Emissioni Zero, cui hanno aderito molti cittadini presenti all’incontro, è di rendere l’acciaieria compatibile con il territorio, la residenzialità e la salute pubblica. A tal fine il comitato ha chiesto innanzi tutto un incontro con Dorino Piras, assessore alla qualità dell’aria e inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico, e la consigliera provinciale Gianna De Masi, presidente della Commissione Ambiente, ha dato la sua disponibilità a collaborare.

Inoltre Emissioni Zero ha intenzione di costituire un futuro pool di avvocati che si occupi di richiedere il risarcimento danni per quanti sono stati colpiti a vario titolo dall’inquinamento causato dall’acciaieria, di realizzare presto un sito internet che raccolga informazioni e riporti gli aggiornamenti sulla vicenda, e di darsi veste ufficiale, chiedendo poi di partecipare alla Conferenza dei Servizi e di essere ascoltata dalla Commissione Ambiente.