E’ evidente che i partiti hanno fretta di enfatizzare, prefigurandole già come scelte politiche condivise, alcune indicazioni di natura tecnica sull’opportunità di sondare la presenza di amianto: la fregola di accreditarsi come nuovi, veri soggetti decisionali è tale da indurli a prevaricare il giudizio dell’assemblea dei sindaci della valle, programmata per il successivo lunedì 19 Settembre, nel tentativo di condizionarne l’esito.
[Commento del Comitato NO-TAV Torino]

To-Lione, via libera ai sondaggi

 

Il sì unanime del Comitato tecnico: tutelata la salute. I sindaci decidono lunedì

Gli indirizzi operativi approvati da tutta l’Unione compresi Rifondazione, Verdi e Comunisti Italiani. Martedi’ vertice a Roma

 

di Maurizio Tropeano da La Stampa  del 16/9/05

 

Via libera ad Ltf per realizzare tre sondaggi nella piana tra Bruzolo e la Val Cenischia dove ci sono affioramenti di rocce verdi. Tre carotaggi, per altro già programmati e appaltati che potrebbero partire già nei prossimi giorni a Bussoleno, Mompantero e Chianocco, comunque in aree diverse da quelle attualmente presidiate dal movimento No Tav. Partiranno solo all’inizio del 2006 le ispezioni che Rfi dovrebbe svolgere nella tratta italiana tra Bruzolo e Val della Torre. Prima, però, entro il 30 di novembre sarà presentato un nuovo modello geologico. Tutte le ispezioni sono finalizzate all’analisi della problematica dell’amianto e all’eventuale presenza di minerali con radioattività naturale.


Sono queste le decisioni approvate all’unanimità dal comitato tecnico guidato da Luigi Rivalta e sottoscritte anche dai tre esperti nominati dai sindaci della Val di Susa e da quelli del ministero delle Infrastrutture. L’ultima parola spetta a loro. Spiega Antonio Ferrentino, presidente della Comunità Montana Bassa Val di Susa e Cenischia: «Si tratta di un documento tecnico che non ha ancora avuto l'avallo politico dei sindaci. La nostra posizione si conoscerà solo lunedì dopo l’assemblea dei primi cittadini». Il governo spiegherà la sua posizione nel corso dell’incontro previsto per il 20 di settembre. Scontato il no dei comitati spontanei contro la Tav che da ieri hanno aggiunto alla loro sigla il «no sondaggi».

 
La novità politica di ieri, però, è l’approvazione da parte dei partiti dell’Unione, compresi Rifondazione Comunista, Verdi e Comunisti Italiani, contrari alla Tav e i cui rappresentanti hanno partecipato ai presidi, degli indirizzi operativi stabiliti dalla commissione Rivalta. Il via libera è stato annunciato nel corso di una conferenza stampa condotta dal presidente del Consiglio provinciale, Sergio Vallero, a cui hanno partecipato capigruppo e segretari politici: Esposito e Larizza (Ds), Favaro e Tangolo (Prc), Di Michele e Bertone (Margherita) e Galati (Verdi), Corsato (Pdci), Ricca (Sdi) e Repetto (Italia dei Valori).


«Rifondazione continua a considerare la Torino-Lione un’opera inutile e dannosa - spiega Favaro -. Apprezziamo i lavori del Comitato nato per evitare una contrapposizione frontale tra le popolazioni contrarie all’opera e il governo. Crediamo sia necessario permettere che le verifiche vengano fatte visto che puntano a verificare la presenza di materiali pericolosi per la salute. L’autorevolezza della commissione è una garanzia per impedire i brogli e rafforza il movimento». Una linea condivisa anche da Verdi e Pdci che sottolineano la necessità di «salvaguardare il lavoro della Commissione».


Esposito sottolinea «l’intesa totale della Commissione nel definire come punto di partenza prioritario il tema della salute. Dunque i carotaggi saranno realizzati per accertare la presenza e la quantità di materiali pericolosi». Aggiunge: «La commissione ha individuato un cronoprogramma che affronterà tutte le criticità avanzate dalle comunità senza limiti di tempo». Tutti i partiti dell’Unione hanno riconosciuto la qualità e l’autorevolezza dei tecnici, ecco perché è unanime l’appello ai sindaci e al ministero perché «evitino di mettere in discussione per motivi politici o di parte le soluzioni condivise dagli esperti nominati dal governo, dalla Cig e dalle comunità locali».


Intanto Ltf ha ripreso i lavori della discenderia di Modane, in Francia, che si erano interrotti nel 2004 per un contenzioso con la ditta. La società che ha il compito di predisporre i progetti per la Torino-Lione ha anche assegnato i lavori per lo scavo di una seconda discenderia in territorio francese in località La Praz. Il cantiere sarà operativo da ottobre.