La nuova delibera della Regione Piemonte (1/8/2005) sul progetto della “Gronda” TAV ricalca in gran parte quella già approvata il 12/7/2004 dalla precedente giunta di centro-destra, in particolare sulla questione ritenuta politicamente ed economicamente più rilevante: l’interconnessione di Corso Marche, a Torino.

[nota a cura del Comitato NO-TAV Torino]

 

 

"Cambi il progetto della ‘Gronda´"

 

È l´anello che dovrà collegare le due linee ferroviarie ad alta velocità: la Torino-Lione e la Torino-Milano

Borioli: gli interventi concordati con i comuni della Valsusa

"Abbiamo chiesto garanzie precise sulla localizzazione di cave e depositi"

Cronoprogramma Tav: la Conferenza dei sindaci conferma l´intesa provinciale

 

Di Marco Trabucco da La Repubblica del 2/8/05 – pag. IV – Cronaca di Torino

 

La giunta regionale ha approvato ieri la delibera sulla tratta ferroviaria della linea ad alta velocità, compresa tra Settimo Torinese e Bussoleno, la cosiddetta Gronda. Il testo, che integra quello di una delibera del luglio 2004 della giunta Ghigo, contiene le prescrizioni, le osservazioni e le valutazioni che la Regione è tenuta a fare e che integreranno l´istruttoria del Cipe sul progetto preliminare di quella che è la tratta italiana della linea ad alta capacità.


«La delibera - spiega l´assessore regionale ai trasporti Daniele Borioli - è frutto di un lungo lavoro di concertazione con gli enti locali. Se gli impegni del governo saranno mantenuti, la delibera dovrebbe essere sottoposta a un´istruttoria tecnica che tenga conto delle osservazioni della Regione. Il progetto preliminare sarà sottoposto poi alla valutazione del Cipe, cui spetta dare il via ai finanziamenti e al progetto esecutivo, nella prima seduta di settembre. Restano dei punti di vista differenti - ammette Borioli - e qualche Comune della valle rimane comunque contrario alla Torino-Lione, ma sono stati fatti importanti passi avanti che migliorano il progetto presentato dalla precedente giunta».


Nel documento approvato ieri ad esempio si sottolinea come sia fondamentale per la Regione il nodo di corso Marche e l´interconnessione della linea Milano-Lione con lo scalo merci già costruito ad Orbassano e con il centro di Torino: «Si tratta un punto dirimente perché da quell´interconnessione dipende la funzionalità della Torino-Lione per il nostro territorio» spiega Borioli. Su questo punto però Rfi (Rete ferroviaria italiana) ha più volte ribadito di essere contraria e di non essere disposta a sostenere la spesa prevista (stimata a circa 400 milioni di euro) per collegare la gronda ad Orbassano.


La nuova delibera regionale contiene anche novità per quanto riguarda l´impatto ambientale (chiede garanzie precise sulla localizzazione di cave e depositi del materiale di scavo per la costruzione della linea), sullo sviluppo del tracciato, sul problema degli indennizzi per il territorio. Anche se su questi punti restano divergenti le posizioni della Regione da quelle dei Comuni della Valle (che chiedono ad esempio garanzie assolute che nemmeno un grammo della terra di scavo, il cosiddetto «smarino» sarà depositato in zona) e con quelli di pianura (da Bruzolo a Settimo appunto) in cui passerà la Gronda che chiedono che la fascia di rispetto (e di indennizzo) cioè l´area in cui vengano acquistate dallo Stato tutte le abitazioni e le attività economiche sia entro 150 metri dalla linea ad alta velocità (come accade in Francia) e non di soli 30 metri come è previsto per la Torino-Lione.


Disaccordi comunque che non incidono sull´accordo raggiunto tra le Comunità della Val Susa, la Regione e la Provincia, come testimonia la lettera inviata a Borioli dalla Conferenza dei sindaci valsusini dopo aver approvato, nella sua assemblea di mercoledì scorso, il documento di mediazione che era stato proposto dal consiglio provinciale: «La Conferenza dei sindaci della Valle Susa e dell´area Ovest di Torino - recita il documento - esprime una valutazione positiva sul confronto realizzato dal Consiglio provinciale. Ritiene importante e accetta il percorso individuato nel documento che propone, pur partendo da posizioni diverse, di approfondire il confronto incentrato sulle «sette criticità» indicate dai sindaci fin dal febbraio 2004. L´Assemblea dei sindaci si dichiara disponibile, da subito a lavorare per definire la commissione tecnica e il cronoprogramma dei lavori evidenziando che tutto questo avvenga in un clima di assoluta serenità. Si confida quindi sul fatto che vadano sospese tutte le attività sul territorio interessato dalla Torino-Lione fino alla conclusione dei lavori della commissione e delle conseguenti decisioni».