DIFFIDA PER L' AVVIO DELLE OPERE ACCESSORIE AL TERZO VALICO

La diffida ad avviare anticipatamente e separatamente dal progetto definitivo le attività previste all’ allegato B della delibera CIPE del 29/9/2003 sul Terzo Valico, firmata il 10 febbraio dai presidenti nazionali del WWF e Italia Nostra e dal presidente di Legambiente Piemonte, è stata inviata ai Ministeri dell’ Economia e delle Finanze, dei Trasporti e delle Infrastrutture, alla Holding Ferrovie delle Stato e alle controllate Italferr, Rfi e Tav oltre che al general contractor Cociv e, per conoscenza, al Ministero dell’ Ambiente, alle Regioni Liguria e Piemonte, al Cipe, alla Ragioneria dello Stato e alla società Infrastrutture.

In particolare le Associazioni ambientaliste diffidano gli Enti sopramenzionati ad autorizzare i dodici interventi sulla viabilità (fra cui la provinciale della Val Lemme e la viabilità nell’ Arquatese), sulle cantierizzazioni (cantieri base e di servizio e relativa viabilità, Finestre di Borzoli, Cravasco e Rigoroso), nonché l’ escavazione dei cunicoli esplorativi (Val Lemme e Castagnola) e l’ attivazione di cave e depositi, prima dell’ approvazione del progetto definitivo, che dovrebbe avvenire fra circa un anno, e in ogni caso, prima che le stesse siano state sottoposte a procedure di valutazione di impatto ambientale regionale.
Ricordano che il progetto di linea ferroviaria è ancora in aperta procedura di valutazione, e che le opere propedeutiche alla realizzazione della linea di valico anticipano alcuni impatti dell’ opera che hanno portato a conclusioni interlocutorie negative nella precedente procedura di V.I.A. Per quanto riguarda i cunicoli esplorativi fanno riferimento all’ Ordinanza del 24/2/1998 del Ministero dell’ Ambiente, che ha portato alla sospensione dei lavori di escavazione dei cunicoli geognistici della Val Lemme e di Fraconalto, di cui sono stati accertati, in via amministrativa, la difformità e il conseguente grave danno. Sugli stessi è aperto un procedimento penale presso il Tribunale di Milano per truffa aggravata ai danni dello Stato.

In contemporanea con l’ invio della diffida esce sul Secolo XIX la notizia per cui l’ amministratore delegato di Rfi esprime più di un dubbio sulla praticabilità dell’ accensione di un mutuo di 319 milioni di euro da parte della controllata del gruppo Fs per finanziare l’ avvio delle opere propedeutiche alla realizzazione del Terzo Valico. Questa sovrapposizione dei tempi è solo una casualità o si sta insinuando più di un dubbio fra i signori dell’ alta velocità sull’ effettiva necessità dell’ opera? Infatti Mauro Moretti ricorda quali sono i rischi relativi al finanziamento di lavori accessori relativi a opere che poi potrebbero non essere finanziate. In questo senso Rfi si aspetta una garanzia da Infrastrutture Spa sullo stanziamento dei fondi necessari per il Terzo Valico, ammettendo implicitamente che i soldi per l’ opera ancora non ci sono. Al riguardo prefigura addirittura l’ intervento della Corte dei Conti.

Da Angelo Albasio
(Comitati contro il Terzo Valico)

Febbraio 2004