Proroga, l'Osservatorio avrà altri sei mesi di vita

Sindaci insoddisfatti sul dossier Ue: “Il governo ci dica qualcosa sul Fare”

 

di Massimiliano Borgia da Luna NUova del 12/12/08 – pag. 2

 

L'Osservatorio potrebbe avere una nuova proroga. La de­cisione del governo è attesa entro un paio di settimane. Servirà un nuovo decreto che fissi la nuova data (circola l'ipotesi di altri sei mesi) e il nuovo mandato. Si tratterebbe certamente di terminare la discus­sione sulle ipotesi progettuali e di valutare quan­to contenuto nei capitolati d'appalto che Ltf deve pre­disporre per la progettazione, e del mandato che Rfi darà a Italferr. Ma si potrebbe anche valu­tare passo passo il procedere della progettazione.

 

Ieri non era ancora stata fissata la prossima riunione ma è chiaro che le valutazioni sul dossier da parte dei tecnici degli enti locali dovranno avere il tempo necessario. Ma è difficile che Virano voglia saltare una settimana. In ogni caso, ci sarà la riunione tra la Conferenza dei sindaci e Mario Virano sui "chiarimenti" dedicati alle procedure adottate nell'Osservatorio: non si sa ancora se si terrà a Rivalta o Bussoleno, ma è già decisa per il prossimo 19 dicembre. La presenza di Virano finisce così anche per legittimare e rafforzare il ruolo di questo organismo non previsto dagli accordi.

 

E' stata anche accordata una sorta di condivisione dei messaggi che d'ora in poi andranno alla stampa in occasione di conferenze stampa dell'Osservatorio. Ma su questo punto non sembra essere messo in discussione il ruolo di diffusore uni­co delle informazioni che era stato condiviso due anni fa per Virano.

 

La presentazione del dossier non ha comunque soddisfatto i sindaci che dopo la manifestazione del 6 dicembre adesso puntano il dito (soprattutto Avigliana, Condove e Susa) sul fatto che il governo continua a dimostrare di non pren­dere nemmeno in considerazione il Fare, il documento che prevede fasi successive della discussione e progettazione sulla Torino-Lione, solo dopo che sarà entrato in esercizio il Sistema ferrovia­rio metropolitano.

 

Così come sono rimasti scontenti i sindaci dissidenti di Bussoleno e S.Didero (c'era il vicesindaco Vair) che ora rimprove­rano a Ferrentino e agli altri colleghi quell'accordo di Pra Catinat che con la parola "accordo" ha potuto aprire la strada alla conferma dei finanziamenti europei e avrebbe ingabbiato i sindaci nella trattativa sulla progettazione dell'opera, accantonando la messa in discus­sione dell'opportunità e utilità della Torino-Lione.