“Caro Virano, per Rosta vorrei ...”

Già pronta la lista dei “regali-Tav”

Lavori per Ranverso, stazione, Dora e binari interrati

 

di Davide Chiarbonello da Luna Nuova del 10/2/09 – pag. 10

 

ROSTA - Interventi a Ranverso, collina morenica, Dora, ferrovia e stazione in cambio del Tav. Queste le priorità presentate dal paese al piano di sviluppo della Provincia per i territori interessati dal passaggio dell'alta velocità Torino-Lione. Cinque punti su cui l'amministrazione vuole investire per rilanciare la città sotto tre assi portanti: economia e occupazione, riqualificazione urbanistica ed ecologia.

 

In cima alla lista c'è Sant'Anto­nio di Ranverso. L'idea dell'ammi­nistrazione, in solido con i vicini di casa di Buttigliera, contitolari del monumento medievale, è rilancia­re il progetto di riqualificazione rimasto in un cassetto dal 2001 che doveva seguire la ristrutturazione della chiesa.

 

Progetto cassato dal commis­sariamento dell'allora Ordine Mauriziano, proprietario del com­plesso. Di fatto si vuole insediare nel borgo agricolo intorno alla chiesa e nell'antico ospedaletto un'attività ricettiva in grado di accogliere i visitatori e aumentare l'appeal turistico della zona.

 

«Puntiamo su Ranverso come chiave di rilancio economico e soprattutto occupa­zionale di tutta la nostra zona - conferma il sindaco Andrea Tragaioli - Volano importante, proprio nell'attuale periodo di crisi. Per questo richiediamo alla Provincia, ma anche alla Regione la dovuta attenzione a un monumento unico. Sembra impossi­bile che si sia riusciti a intervenire per Novalesa e non si possa far nulla per Ranverso, inserito in una posizione strategica all'imbocco della val di Susa, lungo una via di grande transito».

 

Passando all'asse della riqualificazione urba­nistica, Rosta richiede l'interramento della linea ferroviaria storica in tutto il tratto paesano, prose­guendo, anche in questo caso, la proposta dei vicini dì Buttigliera di interrare la ferrovia che attraversa tutta Ferriera. «Nel nostro caso, l'interramento consenti­rebbe di ricucire il territorio, diviso dal trincerone dei binari che ha creato un quartiere oggettivamente in difficoltà e più isolato rispetto al centro. Senza parlare del miglioramento della qualità della vita di chi vive lungo i binari», spiega Tragaioli.

 

Abbinata all'interramento dei binari, il sindaco vorrebbe una riqualificazione della stazione: «Per noi è il biglietto da visita del paese, oltre che un servizio fruito da moltissimi pendolari non solo rostesi, ma buttiglieresi, rivolesi e valsangonesi. Punto importante della città che, al di là degli inter­venti della nostra amministrazio­ne, resta abbandonato a se stesso, in balia degli eventi e senza alcun controllo».

 

Ultimo asse, l'ambiente con due richieste precise. Innanzitutto la tutela della collina morenica, con, in questo caso, una valutazione legata direttamente al progetto della futura linea ad alta velocità: « Vogliamo chiedere, come coordi­namento dei sindaci della collina morenica, se la linea dovesse atte­starsi su Orbassano, un tracciato che non attraversi il cuore della morena e il letto del Sangone, ma curvi più a est, limitando l'impatto sulla collina».

 

Ultimo, ma non ultimo, sempre sul filone ambientale, la messa in sicurezza della sponda destra della Dora, nel tratto paesano, per limitare le conseguenze delle esondazioni. «La nostra zona industriale si avvicina al fiume e alcune aziende hanno subito, negli anni passati, seri danni a seguito delle alluvioni. Per questo chiediamo di riprendere il discorso sulla sistemazione del fiume e dei suoi argini», chiude Tragaioli.