"Dietro quegli appalti truccati cŽera il viceministro Martinat"
 
Chiusura indagini per lŽinchiesta grandi opere
  I pm Parodi e Toso contestano il reato di abuso dŽufficio e turbata libertà degli incanti

di Sarah Martinenghi da Repubblica del 29/4/06 pag.V Cronaca di Torino


Abuso dŽufficio e turbata libertà degli incanti. Sono le accuse con cui i pm Cesare Parodi e Paolo Toso, coordinati dallŽaggiunto Francesco Saluzzo, hanno chiuso oltre due anni dŽindagini sullŽinchiesta "appalti stradali e grandi opere", che ha visto in primo piano il viceministro alle Infrastutture Ugo Martinat e coinvolto Anas, Ares, Agenzia olimpica Torino 2006 e Ltf-Lyon-Turin Ferroviarie. Tre filoni dŽinchiesta sono ora uniti in un unico capo dŽimputazione: riguardano la direzione lavori del cunicolo esplorativo di Venaus, la variante SS 589 dei comuni di Avigliana e Pinerolo, e quella di Cossato Valle Mosso Trivero.


Ed ecco chi sono gli indagati, che hanno ricevuto il rituale avviso del 415 bis, atto che precede la richiesta di rinvio a giudizio. Venti persone, venti nomi illustri, i "magnati dellŽasfalto" che secondo lŽaccusa, tenevano in mano le redini degli appalti, turbando la libertà degli incanti. Ipotesi di reato che invece per la difesa rappresentano solo un "fumus persecutionis", come sottolinea lŽavvocato Andrea Galasso. In testa, primo fra tutti, compare il suo assistito, il viceministro Martinat, seguito da colui che era stato nominato in una intercettazione (ormai inutilizzabile), il suo "cassiere", il titolare della società Sti, Vincenzo Procopio; Paolo Comastri, quale direttore generale della società Lyon Turin Ferroviarie; Walter Benedetto, responsabile della Direzione Costruzioni Ltf; Giovanni Desiderio, membro del consiglio dellŽagenzia Torino 2006; Maria Rosaria Campitelli, dirigente di Metropolitane Milanesi; Mauro Coletta, direttore generale direzione e trafori Anas.

 

E poi, il presidente della Sitaf Giuseppe Cerutti e lŽamministratore delegato Gianni Luciani, Elio Perotto, direttore tecnico delle infrastrutture di Torino 2006; Marcellino Gavio, dominus di Sitaf e Grassetto Lavori; Teresio Fantini, quale amministratore di Sitalfa. E ancora, lŽingegnere Elio Boccato, consulente per lŽAres e membro della commissione aggiudicatrice della gara per la direzione dei lavori per la variante di Cossato. Giuseppe Borsellino, membro della commissione tecnica di aggiudicamento della gara per lŽadeguamento e la sicurezza della statale 589 nel comune di Pinerolo che risulta indagato anche del reato di rivelazione di segreti dŽufficio, per aver fornito notizie a Gian Giuseppe Preda e ad Andrea Barone, di Lis (entrambi iscritti nel registro degli indagati), comunicando intenti e orientamenti della commissione con quattro telefonate avvenute due giorni prima della pubblica seduta. E infine Michele Colistro, dirigente del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e titolare occulto della Gesit con il suo legale rappresentante, Rossella Valentino. E per ultimo, Nicola Chiatante, il direttore generale dellŽAres Piemonte.


In mano agli investigatori ci sono gli atti assunti con intercettazioni, interrogatori e perquisizioni. Non potranno però essere usate le telefonate che riguardano Martinat e i suoi interlocutori così come disposto dal Parlamento.