SINDACI CONCORDI: IL “QUADERNO” NON PIACE

 

di Paola Meinardi da Luna Nuova del 16/2/07 – pag.5

 

La prima bozza del quaderno dell'Osservatorio non soddisfa i sindaci. Non per i dati, che di per sé sono ancora incompleti a detta dei tecnici incaricati dal territorio Angelo Tartaglia e Andrea De Bernardi, ma per una serie di affermazioni politiche in premessa di cui presumibilmente si chiederà lo stralcio. Gli amministratori si sono radunati a Villa Ferro, martedì sera, per fare il punto su questa prima bozza circolata tra gli addetti ai lavori. Presenti quasi tutta la bassa valle, Bardonecchia, Gravere, Rivalla e Villarbasse.

 

Due le frasi "incriminate" che, in sostanza, dicono che nessuno mette in discussione il corridoio 5 e che non si mette in dubbio il precorso del corridoio 5 attraverso la valle della Maurienne e la valle di Susa. Frasi che “dalpunto di vista trasportìstico non possono essere commentate perché appartengono a scelte di tipo politico”, ha spie­gato De Bernardi.

 

Due i metodi per eliminare le frasi dalla bozza di quaderno: far slittare il varo dello stesso finché tutti non sono d ' accor­do con l'intero contenuto oppure eliminare dal primo quaderno tutto ciò che non è tecnico e strettamente legato alla linea storica. Delle due, la seconda appare decisamente più percorribile.

 

Le difficoltà più grandi che i tecnici incontrano sono di verbalizzazione. “Alcune posizioni vengono espresse in un modo e poi ritirate oppure verbalizzate in mòdo completamente diverso - dice Tartaglia - i documenti ufficiali sono difficili da chiudere ma le notìzie informali escono e non sono notizie ma interpretazioni”. In questo sen­so i tecnici hanno chiesto aiuto agli amministratori. Più volte è successo che una frase che poteva giocare bene per i valsusini sia stata can­cellata o ridimensionata notevolmente. “L'uso del registratore per la verbalìzzazione delle riunioni, che si potrebbe pretendere, rischie­rebbe di rendere 'muti i funzionari di quarta fascia che partecipano al tavolo, non in grado di prendere autonome decisioni - ha spiegato Antonio Ferrentino, presidente di Comunità montana bassa valle - a noi la registrazione non serve ma credo si possa chiedere che ogni riunione approvi il verbale della riunione precedente”.

 

“E 'giusto cercare elementi tecni­ci indiscutibili - ha detto il sindaco segusino Sandro Plano - trovo un pò 'azzardata la dichiarazione che il corridoio 5 debba per forza pas­sare dalla valle di Susa. Mi sembra in contraddizione con gli scenari prospettati”. «Qui abbiamo sempre sentito motivazioni ragionevoli ma ho l'impressione che parliamo con dei sordi - ha aggiunto Franco Siro, Gravere - che a loro non importi nulla dei numeri mi pare chiaro visto che si prosegue la conferenza dei servizi nonostante il Tar Lazio abbia detto che il progetto redatto sotto legge obiettivo sia decaduto”.

Ferrentino ha voluto sottolineare che alla conferenza dei servizi i Comuni della bassa valle non hanno mai partecipato. “Le convocazioni le fa il ministro - ha aggiunto – ma la nostra posizione è limpida”.

 

Del parere che le dichiarazioni politiche vadano stralciate anche Barbara Debernardi (Condove), Giorgio Vair (San Didero) e Nilo Durbiano (Venaus). Posizione che si è rivelata decisamente maggio­ritaria all'interno della conferenza dei sindaci, oltreché l'unica espres­sa, con quella di richiedere che il tavolo politico o istituzionale che dir si voglia si ritrovi con maggiore frequenza.