Torino-Lione

 

Mercoledì prossimo il ministro Altero Matteoli a Torino

Incontrerà i tecnici dell’Osservatorio e poi i sindaci

 

di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 6/6/08 – pag. 3

 

I sindaci incontreranno il nuovo ministro alle infrastrutture Altero Matteoli mercoledì pomerig­gio. In mattinata il ministro parlerà con l'Osserva­torio e ascolterà la relazione del presidente Mario Virano sul lavoro svolto e sull'ultima fase dei lavori dell'organismo tecnico. Già si parla di una "fase 2" dell'Osservatorio ma è difficile che Virano continui dopo il 30 giugno. I sindaci chiederanno però che ci sia ancora un tavolo tecnico di confronto tra due sce­nari: quello del progetto di tracciato che ha ottengo i finanziamenti europei e l’ipotesi che  i tecnici delta bassa valle e della cintura presenteranno il 18 giugno all'Osservatorio: Questa ipotesi sarà lo stesso An­tonio Ferrentino a esporta al ministro nell'incontro di mercoledì prossimo a Torino.

 

«Sarà la proposta di tre SI - evoca il presidente della Comunità bassa Valle – SI alla realizzazione del Servizio ferroviario metropolitano in accordo con i comuni della valle. Sì a quelle politiche di trasporto più volte annunciate che dovrebbero favorire lo spo­stamento del traffico merci dai tir e dall'autostrada alla ferrovia storica. A quel punto e solo dopo convincenti risultati di queste politiche, come del resto chiesto dallo stesso Osservatorio, saremo disposti a valutare proposte per un tracciato della Torino-Lione in bassa valle di Susa».

Per Ferrentino e gli altri sindaci si tratta dì una vera scaletta di priorità: prima si realizza un piano di trasporto incentrato sul nodo di Torino e sulle priorità per il trasporto locale passeggeri. Nel frattempo si dovranno vedere non solo il varo ma anche gli effetti concreti sull’aumento del traffico merci sulla linea storica dei leggendari provvedimenti per incentivare il trasporto merci sui treni e scoraggiare l'uso dell'autostrada. Solo allora si potrà ragionare di passaggio della Torino-Lione in valle diSusa, ma sempre privilegiando l’interramento della linea storica.

 

Il 30 giugno dovrebbero così uscire dall'Osservatorio queste due proposte: quella dei sindaci di bassa valle e cintura e quella di Ltf-Rfi che dovreb­be contenere l'approfondimento del tracciato già consegnato a Bruxelles lo scorso inverno. A luglio potrebbe essere convocato il Tavolo politico e si vedrà se la trattativa potrà iniziare sulla base di questi due "scenari". La proposta dei sindaci salva così il lavoro di Virano e mette sul piatto un'alternativa, un modo per non uscire isolati da un lavoro durato due anni. E il tunnel di base? «Se ne dovrà riparlare solo dopo che tutta questa scaletta sarà stata non solo attuata, avrà reso possibile tracciare nuovi scenari di trasporto e capire bene quali saranno le reali esigenze». Cioè, nelle intenzioni dei sindaci, di tunnel di base se ne riparla tra una ventina di anni.