Il testo del comunicato emesso mercoledì 4 aprile dai comitati dei pendolari

 

Da troppi anni continuiamo ad essere presi in giro dai vari governi e dall’intera classe politica del nostro Paese in tema di miglioramenti del trasporto ferroviario.

 

Chi afferma che è necessario aumentare il costo dei biglietti perché questo avvenga, altro non fa che scatenare ancora una volta l’ira di milioni di utenti, stanchi di sentire sempre le stesse parole dai vari Amministratori Delegati e Presidenti delle Ferrovie che non solo non sono riusciti negli ultimi trenta anni a migliorare il servizio, ma hanno lasciato (dopo liquidazioni miliardarie) situazioni economiche disastrose.

I pendolari da anni chiedono maggiori investimenti da destinare soprattutto al trasporto locale e regionale, sia per le infrastrutture che per la progettazione e l’acquisto di nuovo ed efficiente materiale rotabile, mentre invece, dopo le solite promesse, i maggiori investimenti sono dirottati verso le grandi opere per la realizzazione dell’Alta Velocità e autostrade.

 

L’80% dei pendolari italiani e degli utenti in genere non sanno che farsene dei treni che viaggiano a 300 chilometri orari, perché quei treni (che, rispetto ad altri Paesi, da noi costano tre volte tanto) mai fermeranno nelle loro stazioni, stazioni da anni non più presenziate, dove non è possibile attendere il treno in una sala d’attesa perché le porte d’accesso sono state murate, dove non è più possibile acquistare un biglietto.

 

I pendolari chiedono al Sig. Ministro Padoa–Schioppa di rivedere e correggere tali decisioni da parte del governo in tema di nuovi aumenti ferroviari, perché riteniamo che l’attuale costo (dopo gli aumenti già subiti) sia più che sufficiente paragonandolo al servizio scadente ricevuto. È sì pur vero che i nostri biglietti ferroviari, rispetto ad altri Paesi Europei, sono tra i più bassi, ma è anche vero (e questo il Sig. Ministro non lo ha detto) che anche gli stipendi di operai e impiegati italiani sono tra i più bassi d’Europa.

 

I comitati dei pendolari di tutte le regioni sono molto preoccupati per certe scelte impopolari che questo governo sta prendendo a scapito di chi con tanto sacrificio è costretto a trascorrere dalle 3 alle 4 ore al giorno a bordo di sporchi e vecchi treni. Al governo chiediamo infine di inserire, nella prossima finanziaria, la richiesta di milioni di cittadini di defiscalizzare totalmente il costo degli abbonamenti del trasporto pubblico.

 

Comitato Spontaneo Pendolari Torino Milano - Associazione Pendolari Piacenza - Coordinamento dei Pendolari Liguri – Coordinamento Comitati Pendolari Umbri – Associazione Pendolari dell’Acquese – Comitato Pendolari Pavia – Comitato Pendolari Bologna Venezia - Comitato Pendolari Alba Bra – Comitato Pendolari Chivasso Aosta – Comitato Pendolari Casale – Comitato Pendolari Ladispoli – Comitato Pendolari Alpignano – Associazione Pendolari Chioggia – Comitato Pendolari Rosta – Comitato Pendolari Milano Varese – Comitato Pendolari Biellesi – Comitato Pendolari Chioggia – Comitato Pendolari Cuneo Torino – Comitato Pendolari Messina Catania Siracusa – Comitato Pendolari Pavia – Associazione Pendolari Roma Cassino – Comitato Pendolari Alta Valsusa – Comitato Pendolari Litoranea Roma Nord – Associazione Pendolari Domodossola Milano

4/4/2007