ASSOCIAZIONE per la SALVAGUARDIA della COLLINA MORENICA di RIVOLI-AVIGLIANA-ONLUS

Sede: Cascinotto Miscarlino, Viale Ravensburg 24, 10098 Rivoli, tel./fax 011.9536079

 

dal  Miscarlino, Rivoli,  15 gennaio ’07

 

Comunicato

 dell’ASCM (Ass.ne per la Salvaguardia della Collina Morenica)

quale Coordinatrice della TAVOLA ROTONDA della Collina

 

Il ventilato progetto del passaggio della linea TAV in Valsangone solleva giustificate preoccupazioni: nella sua parte bassa andrebbe ad interessare molta parte delle terre della Collina Morenica, causando pesantissime manipolazioni del territorio. Il tracciato, secondo l’ipotesi prospettata nel 2001 dallo studio di prefattibilità della Provincia, dall’interporto di Orbassano correrebbe lungo il Sangone fino a Rivalta e con un “ viadotto” stile Bilbao, proseguirebbe verso Sangano e la cava di Trana. Oppure, secondo una variante, il tracciato prevederebbe un tunnel sotto la Collina morenica tra Villarbasse e Reano. Con conseguenze gravi : tra queste l’alterazione delle falde acquifere così delicatamente dislocate entro suoli morenici (depositi del Quaternario) spesso incoerenti, falde preziose e irreversibilmente compromettibili tanto da essere oggetto di una importante Sentenza della Magistratura in loro difesa.

 

Un caso emblematico può diventare quello della Torbiera di Trana/Avigliana, dove sarebbe ipotizzato il passaggio della linea TAV, lungo il suo confine Sud, proprio sotto l’abitato di Trana (tra il Santuario e la Borgata Udrito). La linea passerebbe proprio nell’area della Fonte dei Bersaglieri o Fonte Caudan-a, la fonte principale di alimentazione del Lago Piccolo e, di qui del Lago grande di Avigliana, compromettendone l’assetto idrologico.

Inoltre i possibili depositi dello smarino, anche se “temporanei”, delle gallerie che qui convergerebbero, andrebbero ad accrescere l’impatto negativo di quest’opera, oltre al “fiume” di acqua inquinata dalla lavorazione che troverebbe il suo sbocco naturale nel Lago Piccolo.

 

Da sottolineare la rilevanza, per Trana e Avigliana, del progetto di costituzione del POLO TURISTICO/EDUCATIVO incentrato sull’area di S.Bartolomeo, dove il Parco sta ultimando il nuovo Centro di Accoglienza (Bando in corso) e  dove il Comune di Avigliana ha acquisito la Chiesa millenaria di S.Bartolomeo, indicandone la destinazione a Osservatorio/Museo del Quaternario, centro di valorizzazione dello straordinario patrimonio archeologico dell’area. Le testimonianze ancora nascoste della presenza dei palafitticoli Liguri dell’età del bronzo verrebbero compromesse dall’opera che potrebbe seppellirle. 

 

L’ASCM è dunque contraria alla linea TAV Valsangone e intende far presente che proprio l’azione di Salvaguardia dell’ambiente, come è esemplificato dall’esempio del POLO di S.Bartolomeo della Torbiera, costituirebbe il fondamento irrinunciabile per l’appetibilità economica, ovviamente “verde”, cioè rispettosa dell’ambiente, imperniata su nuove attività turistico/culturali intimamente legate al territorio. 

 

C’è di più e lo si vuole descrivere con una vecchia metafora quella del “mandarino e del campanellino”. Un potente mandarino che vive nel palazzo del potere, sta seduto ad una scrivania dove è posato un campanellino; ogni tanto lo suona, perché così gli vien voglia, ed in un tranquillo remoto angolo della terra scoppia l’inferno…. Ebbene l’ASCM non vuole che ciò continui ad accadere o, comunque chiede, che ogni iniziativa di governo venga accuratamente esaminata e condivisa o meno, da chi  vive nel luogo interessato, soppesandone sia la Necessità, sia la Cura , che non è “compensazione”, delle terre coinvolte.