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LA TRAGICA FARSA DELL'OPERAZIONE "BRUSHWOOD"

Siamo uomini e donne che LOTTANO per un'altro mondo possibile.
un mondo dove non sia necessario creare la povertà di intere popolazioni per l'arricchimento di pochi, un mondo dove tutti possano avere gli stessi diritti e uguali opportunità, dove ci sia il rispetto di ogni idea politica, religiosa e non religiosa, il rispetto delle minoranze, rispetto per i territori e l'ambiente e dove ognuno possa partecipare, esprimendosi liberamente, alle scelte politiche sociali e collettive.
Proveniamo da diversi percorsi politici e ideologie filosofiche ma tutti quanti siamo uniti contro ogni forma di dittatura e autoritarismo politico ma anche  economico, quando si manifesta nell'imposizione di grandi opere pubbliche che non servono all'uomo ma solo ad arricchire le imprese, quando vuole appropriarsi dei territori per sfruttarne le risorse (acqua, aria, terra, energia) lasciando desertificazione  e impoverimento, quando vuole appropriarsi dei nostri diritti fondamentali come quello alla salute, allo studio, ad una casa, ad un lavoro sicuro e garantito, alla libertà di espressione, comunicazione e di professare le nostre idee e quando vuole imporre i suoi interessi economici con la guerra, uccidendo e sottomettendo intere popolazioni alla sua logica.

E' per questo che in Umbria stiamo lottando, alla luce del sole, partecipando democraticamente nella vita sociale attraverso associazioni sindacali, laboratori studenteschi,  comitati dei cittadini, forum, collettivi o la semplice indignazione di singoli cittadini, per l'acqua pubblica, contro il mega progetto dell'acquedotto di Scheggino - Pentima, contro gli scempi ambientali urbani, contro la Rocchetta, contro le megadiscariche e gli inceneritori esistenti e progettati, contro i cementifici e l'uso del carbone per l'energia, che avvelenano la gente.

E' in questo contesto che l'estate scorsa arriva  una lettera minatoria alla Presidente Lorenzetti, con uno stile tutto mafioso, con dei riferimenti alle lotte ambientali.
Dopo circa tre mesi scatta  l'operazione militare "Brushwood": 108 uomini armati, i ROS dell'antiterrorismo con  4 elicotteri il 23 ottobre vengono spinti alle 4 di mattina a casa di 5 famiglie spoletine, a caccia della pericolosa cellula terroristica anarco insurrezionalista che avrebbe inviato la fantomatica lettera. Di fatto vengono  portati via 5  ragazzi Fabrizio, Dario, Damiano, Michele e Andrea, 4 di loro di circa 20 anni uno dei quali così  impaurito dall'irruzione, da chiamare i carabinieri per chiedere quello che doveva fare!
Nessuna prova concreta a sostegno delle accuse, alcuni di questi ragazzi sono  studenti che non si sono mai interessati di politica, mentre uno di loro si è dichiarato anarchico, ma basta questo per essere colpevole?

La Presidente Lorenzetti corre immediatamente a congratularsi con le forze dell'ordine per la riuscita dell'operazione e il Generale dei ROS Ganzer indice una conferenza stampa per descrivere come sia stata sventata una cellula anarchica eversiva che forse dovrebbe essere la stessa che ha mandato le pallottole al Presidente Prodi 4 anni fa, cioè quando questi ragazzi avevano solo 17 anni!

L'operazione "Brushwood" è stata possibile grazie agli articoli 270 e 270 bis e ter del codice penale: associazione sovversiva senza o con finalità di terrorismo (in questo caso alcuni di questi ragazzi, nemmeno si conoscevano tra di loro),  istituito dal codice Rocco durante il ventennio fascista per sbarazzarsi degli avversari politici. Con questi articoli si puniscono  le persone non per quello che hanno commesso, ma per quello che forse potrebbero commettere, quindi  secondo la discrezionalità del magistrato di turno e sulle simpatie che può avere nei confronti dell'una o l'alta ideologia.  Con questi articoli non vengono stabiliti parametri oggettivi del termine terrorista, come per esempio l'effettiva pericolosità dell'associazione, il possesso di armi etc, ma può essere considerato terrorista chiunque voglia opporsi a qualsiasi cosa che sia legittimata da normative amministrative. Si viene puniti non per quello che si fa ma per le idee che si professano, come nei migliori sistemi autoritari.
Martedì 14 novembre il Tribunale del Riesame con una sentenza emessa in poche ore e senza aver nemmeno esaminato la mole di documentazione presentata dagli avvocati,  ha deciso la liberazione di  Fabrizio,  gli arresti domiciliari per Dario e Damiano e l'arresto per Michele (L'anarchico di turno) e Andrea (senza il quale non esisterebbe più l'associazione sovversiva).

L'operazione "Brushwood" ha sconvolto la vita di 5 ragazzi  e delle loro famiglie senza nessuna colpa, se non per uno di essi, di portare avanti   battaglie per l'ambiente e relazioni politiche con il mondo anarchico, trasparenti e legittime come risulta da tutti i documenti processuali.

E' per questo che:

  • chiediamo la liberazione dei ragazzi ancora inquisiti e di tutti quelli arrestati con i reati associativi
  • chiediamo l'abolizione dei articoli, 270 270bis e 270 ter, che sono uno strumento antidemocratico di repressione sulla società civile
  • aderiamo alla manifestazione di Spoleto del 23 novembre organizzato dal comitato 23 ottobre, a un mese dalla  farsa mediatica "Brushwood

 I PROMOTORI:
ATTAC PG; RdB-CUB dell'Umbria; RdB-CUB Spoleto; Ass. Culturale Casa Rossa; Gruppo Difesa Ambiente Spoleto, Comitato 23 ottobre.

Aderiamo  inviando una e-mail:
comitato23ottobre@gmail.com
gruppoambientespo@libero.it


Coordinamento difesa ambiente Spoleto

 

Ultimo aggiornamento: Venerdì, 23-nov-07