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COMUNICATO STAMPA
ASSEMBLEA PERMANENTE NOMOSE

 Oggi  5 agosto 2007, dalle 11 e 30 fino alle 13 una quarantina di attivisti NOMOSE, a bordo di sette imbarcazioni, sono andati in bocca di porto del Lido e ha fatto diverse scritte sui cassoni di spalla del MOSE che in queste ultime settimane stanno per essere posizionati sul lato della diga di San Nicolò.

E’ stato scritto: “Cantieri illegittimi; Il Consorzio Venezia Nuova  devasta laguna; NOMOSE; Fermiamo il MOSE per salvare la laguna dal Mare e dagli uomini;  etc. etc.”

E’ stata fatta inoltre conferenza stampa per rilanciare la mobilitazione cittadina da settembre in poi.

Riportiamo il testo del comunicato distribuito:

Il Governo Prodi procede pervicacemente, ormai incurante di ogni evidenza e prova, nel finanziare la prosecuzione dei lavori del progetto MOSE.

Un Progetto del tutto inutile che ha già iniziato a produrre danni al fragilissimo ambiente lagunare e con la sua prosecuzione produrrà un impatto devastante!

Nel programma elettorale il centrosinistra aveva promesso che sulle grandi opere avrebbero cercato in consenso delle comunità locali!

Hanno tradito la fiducia degli elettori!

Procedono incurantemente nella stessa direzione dell’ex governo Berlusconi!

Garantiscono gli interessi  delle lobby affaristiche dei cartelli di imprese che hanno messo le mani nei BUSINESS MILIARDARI delle GRANDI OPERE.

Sono ancora le lobby affaristiche del Consorzio Venezia Nuova a dettar legge e a condizionare le scelte del mondo della politica! Un Consorzio del tutto illegale dal 1993, da quando il parlamento italiano con la legge 527 recepiva una direttiva europea che vietava il sistema del “Concessionario Unico”.

 

Le comunità locali avevano chiaramente espresso la loro contrarietà :

  a.. con il voto dei Consigli del Comune e della Provincia di Venezia;

  b.. 12500 cittadini avevano sottoscritto una petizione popolare  contro il progetto Mose;

  c.. le Commissioni Ambiente di Camera e Senato  avevano chiesto la sospensione dei lavori e la verifica dei progetti alternativi;

Sono state presentate  dal Ministero dell'Ambiente e dal Comune di Venezia documenti ultra dettagliati su irregolarità ed illegittimità procedurali, mancanza di permessi ed autorizzazioni, su falle e lacune tecniche del progetto.

Il parlamento Europeo ha avviato due procedure di infrazione nei confronti del Governo italiano per non aver rispettato le direttive europee per le aree di interesse comunitario.

Il Comune di Venezia tramite l’Osservatorio della Laguna  a maggio del 2007 ha presentato un documento sui danni già prodotti dai cantieri e su quelli che si produrranno se si procederà con i lavori .

I lavori in corso hanno già irrimediabilmente compromesso vaste aree di siti di interesse comunitario e zone di protezione speciale:

Alla bocca di porto del Lido sono stati irrimediabilmente compromessi 19,9 ettari con la costruzione del porto rifugio, dell’isola nuovissima del Baccan e con il rinforzo delle dighe.

Alla bocca di porto di Malamocco sono stati irrimediabilmente compromessi 16 ettari con la costruzione senza autorizzazioni della piattaforma per la costruzione dei cassoni.

Alla bocca di porto di Chioggia sono stati irrimediabilmente compromessi 9,5 ettari con la costruzione del porto rifugio e dell’area per la costruzione dei cassoni.

Questi lavori hanno mutato la velocità delle correnti in entrata ed uscita  creando seri problemi di erosione delle barene, canali e dell’habitat e modificazioni nelle sedimentazioni.

Ma questi erano solo i danni provocati dalle opere preliminari e complementari del progetto MOSE.

Il Governo ha deciso con un nuovo finanziamento di 243 milioni di euro di procedere con quei lavori che avranno un effetto ancora più devastante per la laguna di Venezia.

Solo per citare uno dei tanti disastri che faranno tra pochi mesi: Alle tre bocche di porto per fare gli alloggiamenti sul fondo al quale verranno incernierate le paratie, si dovranno scavare cinque milioni di metri cubi di fanghi, che verranno utilizzati per costruire delle oscene e finte barene/discariche in aree dove non sono mai esistite.

Contro tutto questo rilanciamo la mobilitazione cittadina da settembre in poi.

Il MOSE SERVE SOLO A CHI LO FA!

FERMIAMO I LAVORI DEL MOSE!

Le opere finora realizzate possono essere riconvertite ad altri usi!

 

5 agosto 2007                                   Assemblea Permanente NOMOSE


NO MOSE

Ultimo aggiornamento: Martedì, 7-ago-07