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Temporali d'estate. I grandi media sono nuovamente scatenati nel proporre un'immagine della Val di Susa rassegnata o, peggio, convinta che il TAV "si può fare". Non è una novità, non è la prima volta e non sarà l'ultima. La novità sta forse nel fatto che oggi la Comunità montana e il suo presidente, con scelte non condivise dal movimento e neppure discusse dai consigli comunali, offrono su un piatto d'argento nuove disponibilità ad un governo nemico/amico che sembra aver imparato molto sul piano del metodo dal precedente governo amico/nemico.
La democrazia partecipata è un ricordo e quella rappresentativa fa acqua da tutte le parti.
Ma il popolo NOTAV resiste e non ha alcuna intenzione di mollare


COMUNICATO STAMPA
Coordinamento dei Comitati NO TAV Val Susa, Val Sangone, Torino e Cintura

 Il Coordinamento dei Comitati NO TAV Val di Susa, Val Sangone, Torino e Cintura, ribadisce in maniera unanime la netta contrarietà ad ogni ipotesi di accordo sulla realizzazione della Torino-Lione, qualsiasi sia il nome, le "suggestioni" ad essa collegate o il proponente.

 Le nostre motivazioni si basano su dati concreti e studi non asserviti ai proponenti dell'opera, dati e studi che riempiono di "scientificità" la nostra lotta.

 L'infrastruttura ferroviaria attuale è ampiamente sottoutilizzata (Quaderno  1 - Osservatorio Torino-Lione - Presidenza del Consiglio dei Ministri).

 Il calo costante del trasporto merci indica inequivocabilmente l'inutilità di prevedere nuove infrastrutture o tunnel ferroviari in Val di Susa, Val Sangone, Torino e Cintura.

 L'esorbitante costo, che grazie al sovvenzionamento alla mafia ed ai partiti, risulta essere il maggiore in Europa.

 Il lavoro che continuerà a calare grazie alla delocalizzazione resa più facile da queste infrastrutture.

 L'aggressione al territorio che viene utilizzato come bene di consumo, facendo perdere risorse preziose e irrinunciabili come l'acqua (rapporto COWI - Commissione Trasporti U.E. 2006).

 I rischi legati alla salute pubblica, invano sanciti dalla Costituzione ed elusi dagli studi dei proponenti dell'opera e dall'ARPA Piemonte.

 Questi ci sembrano motivi più che sufficienti per continuare ad essere contrari al TAV e a non accettare nessuna logica di compensazione.

 La popolazione continuerà ad opporsi, indipendentemente da veri o presunti accordi con gli amministratori locali, anche perché non accetterà mai la trasformazione dei propri territori e delle proprie valli in invivibili corridoi di transito.

 La nostra ferma opposizione è immutata da ben 18 anni e tutti avranno modo di ribadirla ancora una volta alla manifestazione nazionale prevista per l'inizio dell'autunno; la prossima riunione del Coordinamento dei Comitati ne deciderà e renderà nota la data da sottoporre, come di prassi, all'assemblea popolare

 Coordinamento dei Comitati NO TAV Val Susa, Val Sangone, Torino e Cintura
29 giugno 2008


 L'Assemblea Popolare riunita a Bussoleno venerdì 4 luglio 2008

RIBADISCE
la sua ferma opposizione alla linea TAV/TAC Torino-Lione in qualunque forma venga presentata

DENUNCIA
che in tutto il procedimento degli osservatori e della cabina di pilotaggio, sono venuti meno i principi della democrazia rappresentativa, senza il coinvolgimento dei Consigli Comunali, dei Consigli Comunali aperti e dei Consigli di Comunità Montana per deliberare sul proseguimento dei lavori, culminati nel documento del 29 giugno a firma del presidente dell'osservatorio e nella proposta denominata "F.A.R.E."

CHIEDE
alle amministrazioni e ai Consigli Comunali di rimanere fedeli alle delibere che ribadiscono il "NO" a qualsiasi nuova linea ferroviaria e al tunnel di base.E quindi di rigettare la proposta "F.A.R.E." e il documento cosiddetto di "Pra Catinat" (*)

CHIEDE INFINE
ai sindaci di non partecipare al prossimo tavolo di Palazzo Chigi, programmato per il mese di luglio

PROPONE
un'iniziativa popolare la sera precedente questa scadenza se non fossero accolte queste richieste.


Info e approfondimenti su: www.notavtorino.org

Ultimo aggiornamento: Venerdì, 25-lug-08