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Mutuo Soccorso su 

Dal primo numero del 2008 il settimanale Carta ospita una nuova rubrica dal titolo: Mutuosoccorso

Cartun Ribelliun

Un film di Adonella Marena

Estate 2006: una marcia di 800 Km da Venaus a Roma. Alla resistenza dei NOTAV si uniscono per strada tante altre resistenze e nasce il Patto di Mutuo Soccorso...

Veneto
Coordinamento NO al distributore - Monteviale (VI) Stampa

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sito web: http://www.nozileribenz.it/

Il Coordinamento NO al distributore nasce nell'agosto 2006 in risposta al progetto di costruzione di un distributore di carburanti lungo Viale Zileri a Monteviale (VI); la protesta dei cittadini di Monteviale è motivata sia da ragioni di incompatibilità idrogeologica dell'opera sia da forti obiezioni paesaggistiche, dal momento che questo intervento interrompe un contesto di campagna veneta immutata da quattro secoli e si colloca al confine del vincolo monumentale che tutela Villa Loschi Zileri. Il Coordinamento si configura come un gruppo informale le cui attività di autoformazione e informazione abbracciano problematiche che vanno dal consumo del suolo alla pianificazione territoriale, a proposte concrete di interventi di mitigazione ambientale, e si articolano attraverso incontri pubblici, iniziative di festosa protesta  e educazione ambientale, e elaborazione di documenti e progetti per il miglioramento delle qualità ecologiche di Monteviale.

 
Rete NO Autostrada Romea Stampa

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sito web: http://www.retenoar.org/

La Rete NO A.R. è nata nel 2005 e riunisce Associazioni, forze politiche o sindacali, comitati, singole persone che si oppongono alla realizzazione delle nuova autostrada Civitavecchia-Orte-Mestre, comunemente detta Romea Commerciale,  indipendentemente dal tracciato proposto. La Rete NO A.R. infatti, pure nascendo in risposta ad una grave minaccia per territori e popolazioni di ambito definito, rifiuta la logica della difesa del proprio "orticello": i danni provocati dallo scempio del territorio non ricadono solo sulle comunità direttamente interessate, ma interessano tutta la collettività. Tanto più che in questo caso si parla di un'autostrada il cui tracciato interessa mezza Italia, interessando sei Regioni (Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Toscana, Lazio) .
La Rete NO A.R. è molto variegata al suo interno, ma il ragionamento che ci vede tutti d'accordo e sulla base del quale intendiamo estendere la nostra lotta è che la salvaguardia dell'ambiente e del territorio, così come la salute di chi lo abita devono diventare dei valori incomprimibili, non assoggettabili alla logica dello "sviluppo" e del profitto.
La Rete No A.R. - costruire un grande coordinamento  interregionale per bloccare la realizzazione della Mestre-Civitavecchia; interagire con gli altri movimenti che si battono contro le grandi opere per la difesa delle popolazioni e dell'ambiente; promuovere azioni di sensibilizzazione e di controinformazione su questo problema; promuovere forme di protesta e azioni dirette contro la realizzazione dell'opera; vigilare sulla manomissione del territorio; promuovere e sostenere progetti per una mobilità sostenibile (vie del mare, ferrovie.)

 
COmitato Vicenza Est Stampa

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sito web: http://www.comitatovicenzaest.splinder.com/

Comitato degli abitanti e dei lavoratori di Vicenza est - Contro la costruzione di una nuova base a Vicenza - Per la conversione della caserma Ederle ad usi civili

Il comitato dei cittadini e lavoratori di Vicenza Est si rivolge al movimento per la pace: per un presente senza basi di guerra.

Una serie di proposte sociali di immediata attuazione rivolte a chi lotta contro la guerra e la militarizzazione: subito una nuova grande manifestazione internazionale dopo l'estate. Blocchiamo il Dal Molin e poi chiudiamo la Caserma Ederle. Assemblee e scioperi dei lavoratori. Rilanciamo la lotta ed esigiamo la fine delle guerre in corso. Creiamo l'inospitalità ai progetti di guerra. Manteniamo alto il profilo politico. Il governo sia inequivocabilmente la nostra controparte. Manteniamoci coerentemente sempre dalla parte dei deboli. 
Il Comitato Vicenza Est da mesi è molto impegnato nella lotta contro la costruzione di una nuova grande base di guerra e della definitiva trasformazione di Vicenza in città militare. Non abbiamo nessuna intenzione di fermarci. Anzi, siamo molti interessati a rilanciare la mobilitazione come a febbraio 2007.
Il disegno e i promotori della militarizzazione sono a noi noti: il progetto di Vicenza come città militare è un progetto di guerra del Pentagono, che sta avvenendo con il pieno consenso delle massime istituzioni in Italia, a cominciare dal Governo.

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Comitato Popolare in difesa del Brustolè (Vicenza) Stampa

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sito web: http://www.comitatobrustole.org/

Nel 2002 a seguito della presentazione dello studio di Impatto Ambientale per la "stabilizzazione, ricomposizione e tutela ambientale della frana del Brustolè" avvenuta il giorno 18.10.2002 da parte della società R.A. Ricomposizione Ambientali s.r.l. di Vicenza, si è costituito il COMITATO POPOLARE IN DIFESA DEL BRUSTOLE', nato con il seguente scopo:
1) opporsi allo sconcertante intervento proposto dalla suddetta Società, al fine di difendere la nostra precaria qualità di vita già compromessa da inquinamento acustico, atmosferico e ambientale;
2) far eseguire i lavori di sistemazione idraulica del torrente Posina, come da progetto Brath proposto dalla Comunità Montana Alto Astico e Posina;
3) continuare con la campagna di monitoraggio della frana.

 
Coordinamento dei comitati per la difesa dell'ambiente del Polesine - Adria Stampa

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Il Coordinamento dei comitati per la difesa dell'ambiente del Polesine, Delta Po, Cona e Cavarzere nasce intorno al 1997 dall'incontro di diversi comitati della provincia di Rovigo che si erano battuti contro l'installazione di inceneritori e altri impianti o industrie nocive in vari comuni.
Ci battiamo principalmente contro la conversione a carbone della centrale termoelettrica Enel di Porto Tolle, e per lo smantellamento definitivo della stessa, e contro l'installazione di un rigassificatore targato Edison, Exxon Mobil e Qatar Petroleum davanti alle coste di porto Levante, sempre all'interno del parco del Delta del Po.
Col fiorire di miriadi di centrali a turbogas, biomasse e biocombustibili (una ventina nella nostra provincia e dintorni) abbiamo iniziato ad occuparci anche queste per l'impatto complessivo che hanno sull'ambiente e la salute nel Polesine e nelle zone limitrofe.

 
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