SOSPENDERE I LAVORI DEL MOSE! Stampa
Scritto da Assemblea Permanente NO MOSE   
Giovedì 04 Dicembre 2008 00:00

PER LA SALVAGUARDIA DI VENEZIA:
SOSPENDERE I LAVORI DEL MOSE!
UN'OPERA INUTILE E DANNOSA, CHE SERVE SOLO A CHI LA FA' !

Nel 2005 oltre 12500 cittadini veneziani hanno sottoscritto una petizione popolare promossa dall'Assemblea Permanente NOMOSE e presentata al Parlamento Europeo e a tutti gli organismi elettivi italiani, in cui si chiedeva la sospensione dei lavori del progetto Mose in quanto progetto illegittimo e in contrasto con le vigenti norme italiane ed europee, sbagliato e controproducente, devastante per l'ambiente e il paesaggio lagunare, e si richiedeva la realizzazione delle opere graduali sperimentali e reversibili per eliminare subito le acque alte e riqualificare la laguna e la città per ridurre la portata d’acqua in entrata alle tre bocche di porto alzando gradualmente i fondali e stringendo stagionalmente i canali, a cominciare dalla bocca di Lido.

Queste opere si potevano fare in tempi velocissimi e avrebbero abbattuto e ridotto tutte le acque alte di almeno 20 centimetri.

Varie sono tutt'ora le soluzioni alternative al Mo.se., come risulta dal lavoro di comparazione e analisi fatto dal Comune di Venezia tra il progetto Mo.se e altri progetti graduali, sperimentabili e reversibili, con impatto ambientale quasi nullo. Per limitare da subito l'erosione della laguna e l'innalzamento delle maree è necessario:

- creare l’alternativa al passaggio delle grandi navi a S. Marco (avamporto galleggiante a mare e/o terminal a Fusina)

- ridurre la dimensione del Canale dei Petroli, estromettere il traffico petrolifero dalla laguna con un sistema a boa galleggiante in Adriatico per l’attracco delle petroliere

- aprire le valli da pesca al flusso delle maree e scavare i canali lagunari periferici impaludati

- continuare con la manutenzione urbana e l’innalzamento per quanto possibile delle parti basse della città (operazione bloccata per mancanza di finanziamenti!)

- innescare processi di riqualificazione ambientale in laguna (con apporto di sedimenti e di acqua dolce) e contrastare i processi erosivi causati dalla navigazione e dal moto ondoso, dalla raccolta delle vongole e dal vento)

Sono passati già tre anni, e nonostante i 2272 milioni di euro già ricevuti, i faraonici lavori del cantiere Mose sono ancora allo stato iniziale, ignorando l'opposizione dello stesso Comune di Venezia.

Finora il Consorzio Venezia Nuova è riuscito ad eseguire solo la parte economicamente più vantaggiosa per le imprese (gigantesche colate di cemento e deposizione di tonnellate di massi per realizzare le nuove dighe foranee e le conche di navigazione, isole artificiali spacciate per barene in cui depositare le tonnellate di fango scavate alle bocche di porto) senza gara d'appalto e senza avere ancora uno straccio di progetto esecutivo riguardo le opere tecnologiche. A TUTT'OGGI NON SI È ANCORA RISOLTO IL PROBLEMA DELLE CERNIERE,INDISPENSABILI PER SOLLEVARE LE PARATOIE DEL MO.S.E.!

Ricordiamo che più di una volta abbiamo denunciato pubblicamente gli impatti negativi che questi lavori hanno avuto sul fragilissimo sistema lagunare: l'escavo alle bocche di porto e le altre opere hanno modificato le correnti e aumentato considerevolmente i volumi d'acqua che entrano in laguna. Siamo convinti che l'ultima acqua alta del 1° dicembre sarebbe stata sicuramente inferiore se non si fossero fatti i lavori attualmente in corso.

Chiediamo al Consorzio Venezia Nuova e al Magistrato alle Acque un serio confronto tecnico-scientifico sul fantomatico progetto esecutivo delle opere tecnologiche con chi ha considerato quest'opera folle e dannosa, e al governo Berlusconi di bloccare i lavori del Mo.s.e., valutando seriamente le soluzioni alternative, graduali e reversibili, meno costose per i contribuenti, e rispettose degli equilibri lagunari.

A CHI DOVRANNO RIVOLGERSI LE ATTUALI GIOVANI GENERAZIONI ED I POSTERI SE DOVESSERO SCOPRIRE NEL PROSSIMO FUTURO CHE QUEST’OPERA, AMMESSO CHE SI RIESCA AD ULTIMARLA, NON DOVESSE DARE I RISULTATI SPERATI, CONSIDERATO CHE MOLTI DEI RESPONSABILI SARANNO GIÀ MORTI?

Venezia 3 dicembre 2008

Assemblea Permanente NOMOSE