Fermiamo i cantieri del ponte! Lottiamo per le vere priorità! |
Scritto da Coordinamento No Ponte (RC) |
Venerdì 27 Novembre 2009 11:15 |
Per il 23 dicembre il governo berlusconi ha annunciato la prima pietra del ponte: una beffa natalizia, un'ulteriore offesa per le popolazioni calabresi e siciliane. La Rete No Ponte ha indetto per sabato 19 dicembre una manifestazione nazionale per dire NO al PONTE e per dirottare i fondi pubblici sulle reali emergenze come la messa in sicurezza dei nostri territori, la bonifica delle aree inquinate, una razionalizzazione dei servizi di attraversamento... Mai come in questi ultimi tempi la Calabria e la Sicilia sono state oggetto di attenzione dei media, e non solo a causa delle organizzazioni criminali che continuano a imperversare, grazie anche alle connivenze con le istituzioni locali e nazionali: ad attirare l’interesse dell’informazione, nazionale ed internazionale, è la tremenda serie di disastri "ambientali" provocati da scelte dissennate, imposte a territori fragili geologicamente ed economicamente.Così a Giampilieri e a Scaletta Zanclea le forti precipitazioni hanno causato devastazioni e morti che si sarebbero potuti evitare se solo si fosse dato ascolto a chi da anni lancia l’allarme riguardo al rischio idrogeologico. Tutto questo si inserisce in un panorama politico in cui la messa in sicurezza del territorio non è nelle agende istituzionali, in cui l’A3 SA-RC continua ad essere un cantiere da decenni, i collegamenti su rotaie e via mare sempre più disagiati. Il Governo nazionale continua a riproporre il Ponte sullo Stretto come priorità, annunciando addirittura la posa della prima pietra di un'opera di cui non solo non esiste ancora un progetto definitivo, ma nemmeno una valutazione accurata dell’elevato rischio sismico di un’area dove sono presenti numerose faglie più o meno profonde, distribuite in tutte le direzioni. Il movimento calabrese e siciliano contro la costruzione del ponte sullo Stretto, che in questi anni è confluito nella Rete NO PONTE, ha ribadito più volte, negli anni di contrapposizione e di denuncia contro questo affare, che il ponte non serve ai territori e ai cittadini calabresi e siciliani. Questo documento nasce dalla necessità di rendere partecipi le realtà politiche e associative calabresi e siciliane del lavoro e delle attività svolti dal movimento sulle due sponde regionali, e dell'elaborazione politica che ha prodotto, confrontandosi con movimenti di lotta e con le popolazioni di altri territori nazionali ed europei, accomunati tra loro dalla stessa mobilitazione e resistenza a politiche calate dall'alto e devastanti per i territori, in cui gli unici soggetti garantiti sono le lobbies economiche e finanziarie e i poteri trasversali forti. La Rete NO PONTE sta quindi preparando, per il 19 dicembre, una manifestazione nazionale a Villa San Giovanni, per la quale ha già raccolto l'interesse e le adesioni di movimenti di resistenza di altri territori. L’organizzazione di questo evento è un percorso, con più tappe di sensibilizzazione e di coinvolgimento delle popolazioni direttamente interessate, con numerosi momenti di confronto e di informazione a tutti i livelli. Nel futuro che noi sogniamo non è previsto il ponte! Dobbiamo fermare i cantieri e lottare affinché vengano affrontate le vere emergenze di questi territori! Facciamo appello a tutte le forze sociali, ai movimenti, alle comunità resistenti, ai comitati ed alle realtà di base, alle reti nazionali, all’associazionismo, al mondo del lavoro, ai precari, ai disoccupati, al mondo studentesco, a tutte e tutti, di rafforzare questa battaglia di dignità e costruire insieme questa mobilitazione. Rete No Ponte |