S.Pietro di Rosà |
Venerdì 22 Febbraio 2008 00:00 |
S.Pietro di Rosà Lo sanno bene, quelli che presidiano. Bisogna sapersi inventare forme nuove per poter stare -sulla scena- senza perdere entusiasmo. Il presidio di San Pietro ha pensato ad una lotteria come forma di autofinanziamento per le spese legali. Piccola frazione del comune di Rosà, in provincia di Vicenza è forse il presidio più longevo. La Zincherai Valbrenta, contro la quale si battevano è stata realizzata. Un sito archeologico Romano di demanio statale distrutto negli scavi. “Le analisi dichiarano alta concentrazione di cadmio zinco e ferro nel terreno. Tutte sostanze che ritroveremo noi e i paesi vicini nelle acque delle famosissime risorgive del nostro sottosuolo”. Si sono accorti, i presidianti, che aveva un senso continuare a mantenere la sorveglianza sull’area, che esistono tanti mondi come i loro. Si intrecciano amicizie, ci si collega al Patto di mutuo soccorso uscendo dalla solitudine. Fra un attacco e l’altro un processo e una sentenza si va avanti. Il 7 dicembre scorso hanno avuto l'ultimo grado di appello alla Corte di Cassazione di Roma. Il giudice relatore ha sottolineato come la costruzione di un presidio non si tratti di una attività edilizia ma di un esempio di manifestazione del tutto legittima sul territorio. Una lotteria dunque, si può partecipare acquistando i biglietti. Un modo per sostenere la loro lotta. Nel documento scrivono: “Non riconosciamo chi specula sull’ambiente come un criminale, l’anima della comunità è tutto ciò che i cittadini hanno in comune. Se ci rubano l’anima non c’è più comunità: tutti contro tutti, i più deboli a pagare…”. Per info: |