Presidiare la memoria |
Venerdì 21 Marzo 2008 00:00 |
Presidiare la memoria Presidiare la memoria. Lo ha fatto per anni con una determinazione da far paura, Felicia Vitale Impastato, abitando nella casa dove tutto ricordava Peppino. Due stanze che si aprivano sul corso, una casa che era diventata nel tempo una meta fissa per molte persone, per scolaresche, per chi sentiva la necessità di passare da quelle parti salutarla e chiacchiere di Peppino. Una casa con appeso alle pareti un lungo racconto fatto di fogli appiccicati, firme lasciate, poesie, pensieri, fotografie, volti noti e meno noti che negli anni hanno costruito una catena umana per non lasciarla sola. Lei, Felicia, sempre più minuta, sembrava sparire nell’abbraccio. L’appuntamento è a Cinisi e questa sarà l’occasione, scrivono, per riflettere su molte tematiche, per far sentire la propria voce, per ribellarsi: “siamo convinti che costruire un mondo senza mafia è possibile”. Scrive Giovanni Impastato: “Non possiamo continuare ad aspettare, abbiamo perso troppo tempo. Se non riusciamo a costruire un progetto e a trasmettere un messaggio di fiducia e di speranza alle nuove generazioni, bombardate da una strategia della diseducazione che indica come esempi da seguire personaggi di successo cinici e sfrontati, politici e rappresentanti delle istituzioni spesso sotto processo o condannati per mafia, come Dell’Utri e Cuffaro, difficilmente riusciremo a far crescere in loro una coscienza democratica e antimafiosa”. Per questo l’appello è esteso a tutti. A quei Comuni che hanno dedicato in questi anni una strada a Peppino Impastato, a chi fa cultura, alle scuole, agli insegnanti, a chi ancora crede che valga la pena spendersi. |