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Venerdì 19 Settembre 2008 00:00

Caulonia
CARTA settimanale 19 - 25 Settembre 2008    

Finalmente è arrivato il giorno fatidico. Arrivano nei comuni di Caulonia, Stignano e Riace i primi gruppi di immigrati richiedenti asilo. Arrivano preceduti da giornate infuocate, di sole, parole, affanni, interviste a tutto il mondo. Una Calabria solidale buca, tanto più perché si parla della Locride conosciuta per ben atri motivi. I tre sindaci collaborano insieme condividendo affanni e preoccupazioni. Domenico Lucano sindaco di Riace è un veterano su queste faccende, sente il peso della scommessa e ripete spesso: “non vorrei avervi portato sulla cattiva strada”, una strada non facile come quella di far aprire all’accoglienza di immigrati  piccole comunità rurali ferme nel tempo, sapendo che il vento tira tutta da un’altra  parte. Stignano domenica mattina (7 settembre), un gruppo di ragazzi traffica con carrette per spostare frigoriferi e materassi, da una settimana lavorano per rimettere all’onor del mondo vecchie case sfitte, abitazioni che torneranno a vivere con l’arrivo dei richiedenti asilo. Gi anziani seguono i lavori e danno indicazioni con il bastone senza muoversi dalle panchine all’ombra. Il municipio è aperto, tutti entrano ed escono alla ricerca di cacciaviti, prolunghe, il sindaco Piero Sasso (An) è orgoglioso, segue i lavori offrendo caffé. Gli immigrati accolti saranno cinquanta, l‘economia del progetto ricadrà sulle botteghe del paese. Un ragazzo sporco di calcinacci si ferma a spiegare (per loro significa lavoro per un anno), apriranno una sede, una lavanderia collettiva, un internet point. Alle sue spalle una porta con alcuni adesivi sbiaditi: verdi, arcobaleno, rifondazione. Che roba è? Caulonia lunedì sera (8 settembre), il sindaco Ilario Ammendolia (Pd) è senza voce per il gran parlare (ne accoglieranno sessanta), l’appuntamento è in riva al mare si farà un’assemblea con alcuni cittadini. Arriva con i calzoni rimboccati senza scarpe “Oggi è stata durissima, avevo bisogno di una nuotata”. Tutto si rovescia, là dove ci si sarebbe aspettato appoggio viene a mancare e invece arriva da persone fino a ieri in conflitto. E’ una sfida durissima: mannaia. E finalmente arrivano i primi cinquanta immigrati (mercoledì), tam tam di telefonate, i tre sindaci sono presenti per accogliergli e sostenersi a vicenda. Un gruppo di curiosi si riversa in strada, altri barricati dietro le persiane. C’è tensione, c’è il gruppo della protezione civile, vigili, carabinieri. Il pulmann arriva dal cpt di  Ragusa scortato dalla polizia sono perlopiù giovani ragazze, scendono con gli occhi bassi, intimorite, sul petto un vistoso numero le bolla consegnandole a ricordi terribili della Storia. (Era proprio il caso?) Sulle scale del municipio di Caulonia il sindaco, per l’occasione ha messo la giacca, più tardi consegnerà a tutte una rosa come benvenuto e la possibilità di una telefonata per dire a casa che fin qui sono arrivate.