Comitato "Porti sì ma non così" Stampa

email: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
sito web: http://noporto.altervista.org/

"Porti sì ma non così" è un comitato spontaneo sorto a Lipari (Isole Eolie, Sicilia) nel 2006 contro il progetto della nuova portualità dell'isola proposto dall'amministrazione comunale e dalla società "Condotte d'acqua spa", progetto che prevede 1) la realizzazione di nuove darsene e l'ampliamento di quelle esistenti, con un impatto paesaggistico e ambientale enorme sulla baia di Lipari; 2) l'affidamento a una società mista (per il 70% privata) di tutte le strutture portuali, incluso il porto commerciale, per i prossimi 50 anni;

3) la realizzazione di un colossale centro commerciale a servizio di uno dei marina previsti, che dovrebbe sorgere su una piattaforma costruita interamente sul mare; 4) un'aumento esponenziale dei posti barca e degli spazi per l'ormeggio di navi crociera, con un prevedibile impatto negativo sulla carrying capacity dell'isola. Per questa ultima ragione, in particolare, l'Unesco durante la 31a sessione del World Heritage Committee (luglio 2007) ha lanciato l'allarme e dichiarato le Eolie a rischio di esclusione dalla lista dei "Patrimoni dell'Umanità". La scelta della privatizzazione, oltre che comportare un sovradimensionamento delle strutture previste, appare insensata, inoltre, alla luce del fatto che esistono 26 milioni di euro già disponibili per realizzare migliorie alle strutture portuali e renderle adeguate alle reali esigenze di trasporto, comunicazione e accoglienza della comunità isolana. Questo progetto viene portato avanti dalla maggioranza che appoggia il sindaco di FI Mariano Bruno a dispetto del fatto che, ancora oggi, non abbiamo un Piano Regolatore dei Porti, strumento indispensabile per una corretta e democratica pianificazione delle scelte in materia di portualità.