Notizie dal Comitato NO TAV Torino - n.4 (31 Dicembre 2011)
Round Midnight
Un anno difficile è quasi alle spalle, il 2012 è alle porte. Il vecchio babbo natale ha perso il buonumore e si è fatto da parte: all'Europa stava stretto e il grande saggio ha scelto un professore più educato.
Le banche ringraziano, i partiti gioiscono e gli italiani rinunciano alle barzelette ed ai festini: affascinati dalle buone maniere e commossi da qualche lacrimuccia si accontentano di manovre salva-italia e sacrifici, domani si vedrà.
In attesa del domani, mentre reti e muri difendono cantieri inesistenti accumulando debito pubblico, noi ci concediamo solo qualche giorno per augurare a tutti di riprendersi presto: passata l'euforia dovremo pur uscire dall'ipnosi e chiederci se l'incubo era solo quello ormai alle spalle.
Nell'attesa che la mezzanotte segni l'avvio del nuovo anno accompagniamo l'augurio con un incanto in musicascovato in rete: quattro minuti per sognare mettendo per un momento da parte gli incubi, quelli di ieri e quelli di oggi. Domani si vedrà.
UN'ITALIA SEMPRE PIU' MILITARIZZATA Con la benedizione delle massime cariche istituzionali
Siamo agli ultimi giorni del 2011, anno che ha visto proseguire l'escalation di presenza "del militare" nella vita quotidiana di tutti noi.
Non soltanto in una val Clarea requisita, recintata, fortificata perfino con muri ed infine dichiarata per legge sito di interesse strategico nazionale.
Non soltanto nelle grandi città, con l'alibi della sicurezza.
Ma anche nella sempre forte incidenza sul bilancio pubblico degli stanziamenti necessari a proseguire le missioni in teatri di guerra o per acquistare armi di aggressione come i caccia F35 (in contrasto con il dettato costituzionale).
L'escalation del militare è soprattutto nella quotidianità dei media, in un pensiero corrente alimentato sempre più spesso dall'alto con ripetute dosi di vecchia retorica patriottica.
Il 2011 è stato il centocinquantesimo dell'unità nazionale: i festeggiamenti, a Torino, sono consistiti essenzialmente in 7 parate militari delle varie armi.
Non sono buone premesse per il futuro della democrazia...
PRESENTE E FUTURO DELLE FERROVIE ITALIANE:
penalizzare i passeggeri poveri per sovvenzionare i ricchi
In perfetta sintonia con metodi e principi del governo dei banchieri (che addebita i costi della crisi ai ceti medio-bassi) Trenitalia prosegue con le riduzioni di organico, i tagli ai servizi e l'aumento delle tariffe per i treni dei pendolari, quelli regionali e quelli notturni a lunga distanza; mentre concentra gli investimenti sull'alta velocità per gli uomini d'affari, che viaggiano su linee faraoniche finanziate dai nostri soldi pubblici.
Tutto rintracciabile anche nell'annuale rapporto di Legambiente intitolato "Pendolaria" (dossier completo scaricabile dal loro sito - pdf 4,2 MB - QUI)
In questo Paese, poi, si illude chi spera ancora nella concorrenza. Qui di solito la liberalizzazione dei servizi non porta benefici agli utenti, ma solo agli imprenditori: ecco in un video di 7 minuti le pessime premesse nel caso della NTV di Montezemolo &c.; alla lunga Trenitalia rischia di fare la stessa brutta fine di Alitalia.
ITALIANI ! [20/12/2011]
Strombazzata alla grande e riciclata all'infinito la notizia dell'accordo con la Francia sulla nuova ripartizione dei costi per realizzare il TAV Torino-Lione.
Noi fratelli d'Italia in passato avevamo esagerato in generosità, ora ce ne rimangiamo un pochino...?
Virano &c. si fregano le mani: in vista nuove poltrone per politici-imprenditori in una nuova società bi-nazionale ad hoc, una sede al di qua ed una al di là delle Alpi; tenteranno di cominciare presto (2013) a drenare i soldi pubblici alla grande, avviando i lotti faraonici del tunnel di base e delle stazioni di Susa e S. Jean.
[leggi il comunicato LTF, la versione data ai giornali ed il comunicato del movimento NO-TAV]