Mutuo Soccorso su 

Dal primo numero del 2008 il settimanale Carta ospita una nuova rubrica dal titolo: Mutuosoccorso

Cartun Ribelliun

Un film di Adonella Marena

Estate 2006: una marcia di 800 Km da Venaus a Roma. Alla resistenza dei NOTAV si uniscono per strada tante altre resistenze e nasce il Patto di Mutuo Soccorso...

NO OIL Potenza Stampa
Venerdì 15 Febbraio 2008 00:00

NO OIL Potenza
CARTA settimanale 15/21 Febbraio 2008

Il caffè sta salendo. Fermi tutti. Si rinvia la telefonata e si riprende dopo averne bevuto una tazzina. Basterebbe questo piccolo gesto quotidiano per raccontare un modo di stare al mondo giusto, pacato, dove tutto sta al suo posto senza affanni. Miko è la voce del comitato nato a Potenza che si chiama “No Oil Potenza”. Petrolio richiama un’immagine di ricchezza, la Basilicata non è questo. Al posto degli alberi di mele trivelle e nel cambio non si è guadagnato.
Il 60% del territorio presenta perforazioni petrolifere, oltre quaranta i pozzi. La Giunta Regionale, con la delibera n.1566 del 5 novembre 2007, ha dato giudizio favorevole di compatibilità ambientale per un nuovo pozzo situato in località Monte Grosso. I cittadini si interrogano: dopo Satriano, Brienza, Sasso di Castalda, si è costituito anche a Potenza un comitato. Una raccolta firma, volantinaggio un blog per velocizzare l’informazione.

L’area su cui dovrebbe essere realizzata la perforazione interessa la Foresta Regionale della Grancia, una zona sottoposta a vincolo ambientale. L’ennesimo pozzo a Monte Grosso sarà in territorio di Brindisi di Montagna un piccolo comune di ottocento abitanti a pochi metri dal confine del comune di Potenza in una zona interessata già da una discarica, un inceneritore, una fabbrica siderurgica, un fiume inquinato. Il piccolo comune di montagna spera in quest’opera, non ha capacità di opposizione. “Ed è proprio nelle promesse di sviluppo, nella fame di lavoro e nella sete di opportunità che le varie giunte regionali fin qui succedutesi,hanno reso la nostra regione una colonia ubbidiente. Peccato che l’esperienza oramai quasi ventennale delle perforazioni in Basilicata non abbia portato nessun reale beneficio alla popolazione, a meno di non considerare benefici, panchine, marciapiedi ed improbabili ponti nel cuore di aree protette, mentre d’altra parte gravi sono le problematiche ambientali e sanitarie”.
“Decolonizziamoci” è la parola d’ordine. Al comitato aderiscono associazioni come il  Cai, la Lipu, la Ola organizzazione lucana ambientalista, il wwf. Libera, esponenti dei partiti della sinistra, ogni martedì presso la sede del wwf. Manca Legambiente. Nessuno ormai si stupisce.

www.comitatonooilpotenza.com