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Dal primo numero del 2008 il settimanale Carta ospita una nuova rubrica dal titolo: Mutuosoccorso

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Estate 2006: una marcia di 800 Km da Venaus a Roma. Alla resistenza dei NOTAV si uniscono per strada tante altre resistenze e nasce il Patto di Mutuo Soccorso...

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Venerdì 11 Aprile 2008 00:00

E la storia continua
CARTA settimanale 11 - 17 Aprile 2008

E la storia continua. Si presenta così il sito del comitato per l’ambiente di Gualdo Cattaneo. http://comitatoambientegualdocattaneo.blogspot.com Un comitato nato nel 1994.
La storia continua per tutti, con rimandi da un luogo all’altro, da un capo all’altro della penisola, con gli stessi problemi. Tema del lavoro. Gualdo Cattaneo è un piccolo centro, da cartolina, semila abitanti in provincia di Perugia. In questi giorni il comitato denuncia la notizia di tre assunzioni, tre posti di lavoro, per la centrale termoelettrica Pietro Vannucci. Sul sito la foto di un vassoio con alcune monetine. Il comitato tiene a puntualizzare che “non è sufficiente l'elemosina di tre posti di lavoro per riscattare, agli occhi dell'opinione pubblica, l'immagine di un impianto che squalifica il territorio togliendogli molto più di quanto non sia in grado di dare. Il gestore dell'impianto ha per due decenni disatteso la convenzione stipulata con il Comune di Gualdo Cattaneo, la quale prevedeva, fra le altre cose, la copertura dei carbonili della centrale, i quali sono, a vent'anni dalla conversione, ancora scoperti, con grave disagio per i residenti nelle zone circostanti”. La centrale detta comunemente "di Bastardo" porta inquinamento acustico, tanto da disturbare il sonno di moti cittadini residenti in frazione Ponte di Ferro, e residui di carbone presenti sul manto stradale nelle prossimità dell'impianto: “oggetto questi ultimi di una recente ordinanza del sindaco, intervenuto per garantire la sicurezza del manto stradale”. Raoul Mantini portavoce del comitato precisa che: “La centrale non rappresenta più una gallina dalle uova d’oro dal punto di vista occupazionale, sono poche le persone che vi lavorano e pochi sono gli autotrasportatori che costituiscono l’indotto. Inoltre la presenza di questo impianto limita fortemente lo sviluppo del mercato immobiliare che, per i comuni limitrofi, ha rappresentato una vera e propria risorsa in questi ultimi anni, basti pensare a Todi, Bevagna o Montefalco: a Gualdo Cattaneo nessuno vuole comprare immobili, soprattutto nelle zone con vista sulla centrale, la quale – caso unico in Italia – è situata in fondo ad una valle. Perché nessuno calcola il danno economico relativo alla deturpazione del paesaggio?”.
Anche a Gualdo (come in molti altri luoghi) il comitato non si limita ad una opposizione senza proporre soluzioni alternative, a proposito di posti di lavoro rilevano che  si creerebbero molti più posti per i giovani guardando e investendo sul settore enogastronomico e agrituristico in un luogo con forte vocazione turistica. Gualdo Cattaneo è noto per la produzione olivicola e vitivinicola, ma non si può più far finta di non vedere l’aumento di neoplasie ed emopatologie che colpiscono soprattutto giovani. Denunce che non vanno fatte, dette. Lo sanno bene quelli come Raoul, impegnato da anni nel comitato di salvaguardia dell’ambiente e salute, aggredito e minacciato di morte da due autotrasportatori il 5 ottobre scorso, “mentre tenevo mia figlia in braccio, all’epoca di soli 11 mesi”.