Venerdì 25 Aprile 2008 00:00 |
Forse ora lo capiranno CARTA settimanale 25 Aprile - 1 Maggio 2008 Presidiare la nostra faccia. Dice bene Marcello da Cosenza il giorno dopo le elezioni: “Questa mattina mi sono alzato e non c’era più la sinistra. Mi sono guardato allo specchio eppure mi sono visto sempre lo stesso. Cosa sta succedendo?”. Che scoppola. Anche le parole adesso sono da presidiare insieme alla confusione dentro e fuori di noi. Va a finire che dobbiamo pure sentirci in colpa, anche se non abbiamo condiviso neppure un filo di questa ultima politica partitica davvero sinistra. (nel senso più sinistro del termine). Anche se abbiamo lavorato pancia a terra per continuare a produrre un bene comune, non solo nella loro difesa, ma che ci attraversi, una energia positiva in grado di produrre relazioni conoscenza politica altra. E adesso? Sono in molti che a cinquant’anni superati tornano a vivere l’ebbrezza di essere extraparlamentari che meraviglia. Intanto si legge che la coalizione che ha interrotto il mandato manterrà i finanziamenti a prescindere dal governo caduto, per altri due anni, cioè fino alla scadenza prevista per la precedente legislatura. Come se nulla fosse. In pratica per questo tempo ci sarà il doppio delle spese di struttura, per la legislatura appena conclusa e per quella attualmente in carica. Bisogna fermarsi perché si cade nel qualunquismo. Ci ricordano i costi della politica, argomenti antipatici. Come fosse simpatico sentire Bertinotti a Porta Porta rispondere “siamo contro il Tav cattivo e siamo per il Tav buono”. Come per le guerre: missili intelligenti e le missioni (armate), di pace. Ma sono gli elettori “a non aver capito”, cornuti e mazzuolati dal Gennaro Migliore di turno. Che ci fosse una distanza, con chi pratica il Palazzo lo si era capito qualche mese prima del governo amico. Sempre Bertinotti, non ancora presidente della Camera, era venuto in valle di Susa, primi mesi del 2006. Nell’aria c’erano ancora i manganelli, c’erano tante speranze. In un polivalente che straripava aveva lasciato tutti basiti salutando con un “auguri per la vostra lotta”. Vostra? Anche allora si sbagliava pensando di lottare per qualche cosa di più e di diverso. Ma davvero pensano che il problema sia tutto ridotto e riconducibile alla Tav in valle di Susa ?O all’allargamento della base Nato a Vicenza?
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