CARTA DI INTENTI
del COMITATO NO-TAV TORINO

Il Comitato torinese contro l'alta velocità e capacità ferroviaria
Siamo persone ed associazioni della società civile che credono sia possibile un mondo diverso, più giusto e responsabile dell'attuale, e che lottano per realizzarlo. Apparteniamo, di fatto, a quel 20% dell'umanità che pratica uno stile di vita insostenibile per il pianeta, ma vogliamo metterlo in discussione perché pregiudica i diritti del restante 80%, delle future generazioni, delle altre specie viventi sulla Terra. Non vogliamo un futuro ricco di beni di consumo ma carico di paure e di angosce in uno stato di guerra permanente: perciò ci battiamo, in modo pacifico ma determinato, contro il modello neoliberista che in nome degli interessi economici di un'esigua minoranza rappresentata dai poteri forti sfrutta le persone e la natura, assoggetta le istituzioni e la politica cancellando progressivamente diritti, democrazia e pace.

Entro questa cornice di intenti oggi uniamo le nostre energie nel Comitato per lottare in modo specifico contro la realizzazione delle progettate linee ferroviarie ad alta velocità ed alta capacità, perché esse hanno in sé, emblematicamente, molti caratteri dell'insostenibilità.

Le ragioni della nostra opposizione
Le tratte ferroviarie ad alta velocità, alta capacità (TAV/TAC):

La nostra collocazione
Ci schieriamo con quei Consigli comunali, comitati popolari di cittadini ed associazioni che condividono le nostre stesse ragioni di opposizione ed i nostri metodi di lotta pacifici ma determinati.

Nella realtà torinese, in particolare, ci poniamo a fianco dell'opposizione popolare ed istituzionale al TAV Torino-Lione, fortemente radicata ed attiva da oltre dieci anni in Valle Susa, e di quella strutturatasi più recentemente nei comuni della cosiddetta "gronda nord-ovest" (Alpignano, Pianezza, Collegno, Venaria), territori in cui la realizzazione dell'opera significherebbe l'effettivo declino sociale ed economico. Siamo grati a queste forze per l'impegno finora mostrato e per l'insegnamento che ce ne deriva.

La nostra proposta alternativa
Dobbiamo rallentare l'assurda corsa che il modello consumista del nord del mondo ci impone e che non ci lascia tempo per noi stessi e per pensare. Vogliamo poter praticare, nel prossimo futuro, uno stile di vita più sobrio e pacifico, privo dell'attuale carica di violenza, dell'ansia esasperata di velocità, con meno consumi e meno rifiuti e, in quanto tale, sostenibile da un pianeta in cui vi sia assoluta parità di diritti nell'accesso alle risorse e siano responsabilmente tutelati l'ambiente e le generazioni presenti e future delle diverse specie viventi.

Per rendere possibile una simile prospettiva rivendichiamo che:

In questo quadro, essendo assolutamente favorevoli a privilegiare il trasporto su ferrovia nei confronti di quello stradale, proponiamo l'utilizzo diffuso di tutta la rete già esistente, la cui capacità è attualmente sfruttata meno del 50%. In alternativa alla realizzazione di un'unica infrastruttura faraonica, su cui in prospettiva costringere tutti i flussi, è possibile, con investimenti assai più contenuti, ammodernare le varie linee capillarmente distribuite adeguandole anche ad un aumento del trasporto merci.

I nostri compiti
Il ruolo che si dà il Comitato è innanzitutto di sensibilizzare i cittadini torinesi sul problema TAV, di produrre nei loro confronti l'informazione che oggi manca utilizzando tutti gli strumenti a disposizione e tutte le sedi ed i canali agibili, a partire da quelli delle associazioni aderenti.

In accordo e cooperazione con le altre forze dell'opposizione al TAV, indiremo varie forme di manifestazione delle nostre idee e proposte comuni, al fine di promuoverle tra i cittadini e di dimostrare la consistenza e l'identità del fronte contrario a grandi opere inutili e dannose.

Ci impegnamo in un costante monitoraggio di tutti gli aspetti sia tecnici sia politici che via via caratterizzeranno le vicende legate a queste infrastrutture, per consentire un continuo aggiornamento della nostra analisi e delle nostre proposte.

Intendiamo promuovere in tutte le sedi possibili il diritto dei cittadini e delle delle loro rappresentanze alla partecipazione democratica nelle scelte che riguardano il territorio e la qualità della vita.

I FONDATORI DEL COMITATO

Torino, 13 Dicembre 2002