TAV Brennero
Il progetto per il "Quadruplicamento della linea
Verona-Fortezza di accesso alla galleria di base del Brennero sull'asse
ferroviario Monaco-Verona" e per la stessa "Galleria di base
del Brennero" costituisce un complesso unitario di grandi opere che
fanno parte del c.d. corridoio 1 Berlino-Palermo del programma Trans European
Network, TEN. Non si tratta di semplici opere di potenziamento, è
un vero e proprio progetto TAV/TAC (treni ad alta velocità e capacità)
anche se i promotori hanno evitato di usare queste sigle che ormai per
il senso comune significano interventi inutili, danni ambientali gravi,
costi collettivi enormi, profitti di pochi.
Noi respingiamo in blocco questo progetto:
- per ragioni di politica dei trasporti prima di
tutto, e cioè perché (al di là
degli altri danni devastanti) è inutile visto
che i futuri enormi flussi di merci sono un auspicio
dei promotori e non una previsione seria, che la
linea storica è ancora largamente sottoutilizzata
e non esiste nessuna strategia pubblica per trasferire
fin da ora le merci da camion a rotaia (i TIR preferiscono
l'autostrada A22 perché i pedaggi sono molto
bassi e non per l'assenza di una ferrovia veloce);
- per ragioni sociali, perché le linee ferroviarie
TAV (come del resto le grandi arterie stradali di
transito) rendono le vallate corridoi per le merci
sempre più difficili da abitare, come accade
nelle Valli dell'Isarco e dell'Adige;
- per ragioni ambientali, visto che per il tunnel
di base del Brennero e le nuove tratte di accesso
venti anni di lavori con enormi cantieri causerebbero
danni irreversibili alle falde acquifere, al paesaggio,
ai terreni agricoli, creando grossissime discariche,
grande traffico di camion, aumento drastico di emissioni
nocive (scarichi, polveri);· per ragioni
economiche, dato che le opere in progetto (basate
su un modello finanziario e gestionale dappertutto
in crisi) sottraggono fondi ad attività ben
più necessarie ed hanno costi complessivi
altissimi (almeno 20 miliardi di euro) che finiranno
inevitabilmente per essere pagati solo dalla collettività
e non dai realizzatori privati cui, insieme ai loro
protettori politici, andranno tutti i vantaggi;
- per gli sprechi energetici, visto che divorerà
enormi quantità di energia sia durante i
lavori sia ad opere realizzate (una linea TAV consuma
il triplo di una linea normale).
estratto da: Sintesi
del dossier TAV Varona-Brennero-Monaco (pdf
300K); vedi anche dossier
completo (pdf
100K)
a cura di Spazio aperto
No inceneritore No TAV 
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