Aprile 2006 - aperta una nuova sezione sul nostro sito:

Italia/Europa
Il futuro dei trasporti

Presentazione

Fare dell’Italia una grande piattaforma logistica a servizio dell’Europa sarebbe progresso? Con l'aria che tira (non solo in Val di Susa) la domanda è tutt'altro che campata in aria, e vale proprio la pena di indagare meglio...

Antonio G.Calafati nel suo libro appena pubblicato (marzo 2006) "Dove sono le ragioni del sì? - la Tav in Val di Susa nella società della conoscenza", dopo aver cercato queste ragioni sui principali quotidiani italiani analizzando editoriali, corsivi, interviste e cronache, propone una soluzione al "paradosso di una decisione importante come la Lione-Torino della quale nessuno sa dire perchè sia stata presa", e afferma: "In effetti, non è della Lione-Torino che si dovrebbe parlare per giustificare la Lione-Torino, bensì di un'altra, più complessa questione. Una questione che è apparsa qua e là nel dibattito pubblico ma che non riesce a emergere. Le ragioni del sì alla Lione-Torino si devono cercare in una specifica strategia di sviluppo spaziale dell'Italia: trasformare l'Italia nella piattaforma logistica d'Europa. Ma parlare di questa strategia, argomentarne il senso, ora risulta chiaro, è impossibile per i nostri politici e per i nostri giornalisti... Ma perché non si fermano un attimo? perché non prendono un passo lento e si preparano a parlarci, a farci capire il senso di questa visione? Della convenienza economica, della desiderabilità — della follia — di trasformare l'Italia nella piattaforma logistica d'Europa?..."
(vedi un breve estratto dal libro su questi aspetti; vedi anche scheda di presentazione del libto e un articolo dello stesso autore di Dicembre 2005)

Abbiamo aperto una nuova sezione nel nostro sito (ITALIA/EUROPA - IL FUTURO DEI TRASPORTI) in cui cominciamo a raccogliere documenti e contributi che affrontanto il tema e prospettano scenari diversi e spesso alternativi: da una parte la nascita di nuove e gigantesche infrastrutture viene vista come potente motore di sviluppo e di crescita del paese; dall'altra ci si interroga sul senso della rincorsa verso una crescita infinita che produce squilibri infiniti e guerre infinite, e si indicano strade alternative.
Cerchiamo insomma di capire dove vogliono portarci e in quale direzione potremmo invece andare.