Cronologia del Tav Torino-Lione

A partire dalle vicende più recenti


Sviluppi di varianti progettuali e lavori preliminari

 

 

 

Tratta internazionale

 

 


Valutazione dell'opera

 

Torino-Lione e Green Deal europeo sono in antitesi

 

 

La Corte dei Conti europea presenta uno studio molto critico (2018):

 

 

Il bilancio dell'opera presenta un risultato negativo tra 5,7 e 8 miliardi

 

 


I progetti vigenti

 

TRATTA INTERNAZIONALE

 

 

TRATTE NAZIONALI

 

 

  • La Francia iniizerà studi e progettazione solo dopo il 2030

 

 

15 anni di ridimensionamenti: purché si faccia, anche solo il tunnel di base:

 


La palude delle compensazioni

 

Promesse e manovre:

 

 


Le motivazioni No Tav

 

 

 

 

 

  • Alcuni documenti per chi ci legge da lontano:

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In evidenza

 

Sabato 17 Giugno 2023

 

Manifestazione No Tav franco-Italiana nella Valle della Maurienne:


Appuntamenti

 

 

Sabato 3 e Domenica 4 Giugno 2023

Weekend al Presidio permanente dei Mulini in Clarea

organizzato da Movimento No Tav e Ecologia politica

Vedi info e programma


 

 

Giovedì 8 Giugno 2023 alle ore 20,30

al salone polivalente di San Didero

Serata informativa su salute e cantieri Tav

polveri, inquinamento e impatto dei lavori

Organizzato dal Movimento No Tav coi Sindaci di San Didero e Bruzolo



Le nostre news

 

[31-05-2023] La posizione francese sulla Torino-Lione: un approfondimento

Riprendiamo un testo che analizza a fondo la posizione della Francia in merito alla realizzazione - o meno - della sua tratta nazionale del Tav Torino-Lione, pubblicato l'altro ieri da Volerelaluna e dal Controsservatorio Valsusa. L'autore è Alberto Poggio, ingegnere e ricercatore universitario che si occupa di valutazioni ambientali e pianificazione territoriale di impianti e infrastrutture industriali ed energetiche ed è membro della Commissione Tecnica nominata dall’Unione Montana dei comuni della Valle di Susa per studiare l’evoluzione del progetto Tav. Leggi


 

[30-05-2023] No alla circonvallazione Tav/Tac di Trento

Lopera fa parte delle tratte di accesso sud al tunnel di base Tav del Brennero. Il progetto, voluto da Rfi e dal solito partito trasversale degli affari, ha scelto un tracciato pessimo sulla sinistra dell'Adige, che va ad impattare su terreni pesantemente inquinati. E' stato inserito tra le opere finanziate dal PNRR e per questo ha avuto un iter molto accelerato: la gara per la realizzazione dell'opera è stata vinta dal Consorzio Tridentum per 930 milioni (con, al solito, Salini Impregilo) ed i lavori dovrebbero partire in questi giorni. Tutti sanno che sarà impossibile rispettare le scadenze imposte dal PNRR (termine lavori a Giugno 2026) trattandosi di scavare 12 Km di gallerie e bonificare terreni da inquinanti ed ordigni bellici, e questo mette in forse quanto meno una parte dei finanziamenti europei. Senza contare che intanto i costi sono già lievitati ad 1 miliardo e 350 milioni: è molto probabile che, come sempre, i soldi si debbano prelevare dalle tasche dei cittadini. I No Tav trentini si mobilitano anche contro questa tratta della "grande opera" , insieme alla "Rete dei Cittadini" che ha già intentato ricorsi amministrativi. Per il 10 Giugno prossimo è in programma una grande manifestazione a Trento a cui è stato invitato anche il Movimento valsusino.


 

[20-05-2023] Scavo del tunnel Tav per il Terzo valico: amianto, talpe impantanate nelle rocce instabili e ritardi infiniti

Anche il supercommissario, l'asso pigliatutto Mauceri, è impotente davanti alla natura geologica della roccia "che non tiene" sotto l'Appennino tra Piemonte e Liguria. Con 27 Km da scavare, nel 2022 l'avanzamento è stato di 70 m. E c'è amianto, che non si sa dove smaltire: bisognerà scavare altre gallerie, non previste nel progetto, per sotterrarlo. I pesanti ritardi nei lavori si sommano a quelli dovuti agli arresti per corruzione e turbativa d'asta; per le opere a cielo aperto, intanto, ai bandi di gara non partecipa nessuno. Non si vede alcuna "luce in fondo al tunnel": a 10 anni dall'apertura dei cantieri non c'è una previsione seria per la data di conclusione. Vedi


 

[17-05-2023] I giornaloni alzano la palla e Foietta riprova un colpo che spiazzi i Francesi

Che la Francia non intenda realizzare la sua tratta nazionale Tav prima degli anni '40 è cosa nota almeno dal 2018; ne abbiamo riferito più volte anche su questo sito. Il COI d'oltralpe - Consiglio di Orientamento (per la realizzazione di) Infrastrutture - continua ad assegnare bassa priorità al Tav Torino-Lione, per scarsa utilità ed eccesso di costi, e propone al Governo francese di adoperare la rete già esistente verso Digione (non Lione) almeno fino a fine anni '30. Lo scorso giovedì sui grandi giornali amici della lobby pro-Tav compare, come fosse una sorpresa, la notizia che la Francia rinvia la sua tratta a dopo il 2043: i toni sono quelli della denuncia di un tradimento. Guarda caso, è la vigilia di un incontro a Lione tra i capi delegazione italiano e francese della Commissione Intergovernativa. Il "nostro" Foietta ha giusto in tempo l'"assist" per lamentarsi col partner per un ritardo così pesante; al rientro in patria dichiara ai soliti quotidiani di aver ottenuto l'impegno francese a trovare soluzioni da presentare già il prossimo 22 Giugno. La vera paura dei nostri lobbysti, lo ricordiamo, è che la UE possa ridurre i suoi finanziamenti all'opera


 

[30-04-2023] Il fatto (la trattativa Stato-Mafia) non costituisce reato

Su questo sito, attento alle infiltrazioni mafiose nei cantieri di grandi opere e nel ceto politico ed imprenditoriale, abbiamo tenuto traccia di 12 anni di inchiesta e processi su quella trattativa tra cosche ed apparati statali che lambì l'ex ministro Mancino e perfino l'ex presidente Napolitano. In primo grado (2018) tra gli imputati istituzionali ci furono condanne a 12 anni per i vertici del Ros dei Carabinieri e l'ex senatore Fi Dell'Utri; poi in sede di appello (2021) ci fu il ribaltamento che li assolse tutti. Oggi arriva il pronunciamento definitivo della Cassazione: giuste le assoluzioni in quanto la trattativa ci fu, ma i rappresentanti dell’Arma non commisero reato, i mafiosi sì; però, grazie alla prescrizione nel frattempo intervenuta, se la cavano anche loro. Risultato: anche stavolta nessun condannato. Dunque per le istituzioni è stato lecito trattare, e per il futuro? Purtroppo una sentenza della Cassazione "fa giurisprudenza".


 

 

 

[27-04-2023] "Primavera di lotta" titola il n° 1 della Fanzine No Tav

E' uscito oggi il numero 1 del giornalino prodotto dai Comitati No Tav. Contiene aggiornamenti sulle iniziative del Movimento a San Didero, Caselette, Ferriera di Buttigliera Alta, Rivalta torinese e Borgata Mulini in Clarea.


 

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La repressione giudiziaria del Movimento No Tav

 

Il caso emblematico di Dana

 

 

 

 

 

Centinaia di militanti imputati in decine di processi per oltre un decennio; molte misure cautelari di privazione della libertà prima del giudizio

 


I cittadini inascoltati, la valle militarizzata

 

Il Tav Torino-Lione è il caso più lampante di grande opera inutile imposta alla popolazione

 

Interviene, in seguito ad un esposto, il Tribunale Permanente dei Popoli che sentenzia: violati i diritti fondamentali dei cittadini

 

 

 

 

Autore dell'esposto al TPP è

 

 

nato nel 2014 p er vigilare attentamente sui limiti posti all'agibilità democratica.

 

Negli anni seguenti il Controsservatorio promuove convegni, pubblicazioni, appelli, esposti alla Magistratura

 

 


Il Movimento No Tav

 

Oltre trent'anni di ostinata resistenza

 

Un filo rosso nelle lotte NO-TAV:

 

 

 

 

 


Ultimo aggiornamento: 02-Giu-2023